PETIZIONE AD OGNI (ARCI)VESCOVO ORDINARIO DEL MONDO

Promossa  dall’Association for the rights of catholics in the Church (ARCC) con sede negli USA a Filadelfia ( mandare le adesioni a dialogue@temple.edu e consultare il sito <<http://arccsites.org>

 

Su un'ampia partecipazione alla scelta dei vescovi

Contesto: Questa petizione a livello mondiale è un passo di un'ampia

strategia finalizzata a trasformare la struttura di governo della Chiesa

Cattolica per allinearla allo spirito collegiale del Vaticano II, che

incentivava la libertà. Implica di scrivere e vivere nella linea di

costituzioni redatte collegialmente, dal livello parrocchiale fino a

quello internazionale, per culminare in un nuovo Concilio Ecumenico

(nella società civile, un'"Assemblea costituente") dove siano pienamente

rappresentati tutti gli elementi della Chiesa. Poiché nel "mondo reale"

ci poniamo degli obiettivi e delle scadenze temporali precise, miriamo a

conquistare l'impegno di un centinaio di vescovi in tutto il mondo - e

comunicare una relazione pubblica su di loro - entro l'avvento del 2006.

 

Alla luce della bimillenaria tradizione cattolica che di seguito si

presenta:

1          Fin dall'inizio della Chiesa cristiana tutti i fedeli si riunirono

insieme per scegliere un successore all'apostolo Giuda (At 1,15-26);

2          questa impostazione partecipata fu in seguito regolarmente

sostenuta, dapprima dalla Didache (15,1-2), testo del primo secolo: "Voi

[fedeli] dovete dunque eleggervi vescovi e diaconi";

3          anche nel primo secolo S. Clemente Romano  affermò che i vescovi

avrebbero dovuto essere scelti "con il consenso dell'intera Chiesa" (1

Clemente 44,5);

 4         S.  Cipriano (terzo secolo) testimoniava l'abitudine del popolo che

aveva il diritto non solo di eleggere, ma anche di respingere e persino

dimettere i vescovi: "Il popolo stesso deve avere in particolare

l'autorità di scegliere vescovi adatti o di respingere quelli indegni"

(Epistola 67,3, CSEL 3,2,737);

 5         S. Cipriano scriveva: "Fin dall'inizio del mio episcopato sono stato

deciso a non intraprendere alcuna iniziativa di mia personale volontà,

senza consultare voi e assicurarmi il consenso del popolo". (PL 4,

234);    S. Ambrogio, vescovo di Milano, e S. Agostino di Ippona (IV e V

secolo) furono eletti vescovi rispettivamente di Milano e Ippona

dall'acclamazione del popolo: “Nos elegimus eum! Noi lo eleggiamo!"

 6         Il papa S. Celestino  (morto nel 432 d.C.) affermava: "A nessuno è

concesso l'episcopato senza che vi sia appellato. È necessario il

consenso e desiderio dei chierici, del popolo e dei capi" (Epistola

IV,5; PL 50,431);

 7         Il papa  S. Leone Magno (morto nel 461 d.C.), che fronteggiò l'unno

Attila e salvò Roma dal saccheggio, scriveva: "Colui che si pone davanti

a tutti sia eletto da tutti" (Epistola X,4; PL 54,634); il primo vescovo

degli Stati Uniti, John Carroll, fu eletto da tutti i preti degli Stati

Uniti;    tutti i vescovi cattolici del mondo, compreso il vescovo di

Roma, hanno affermato che tutti i cattolici debbano "ovunque necessario,

assumersi con energia il compito del rinnovamento e della riforma... Ma

il loro dovere principale è di riconoscere con attenzione ed onestà

tutto ciò che deve essere rinnovato e compiuto nella stessa famiglia

cattolica... [chiamata]  a quella riforma continua di cui [la Chiesa

cattolica] ha sempre bisogno". (Decreto sull'ecumenismo, Concilio

Vaticano II - corsivo aggiunto)

8          Il papa Paolo VI nominò nel 1965 una commissione incaricata di

redigere una costituzione (Lex Ecclesiae Fundamentalis) per l'intera

Chiesa cattolica, opera a cui la commissione lavorò per 16 anni,

elaborando diverse bozze;

9          Il papa Giovanni Paolo II ha sostenuto che la Chiesa "apprezza il

sistema democratico nella misura in cui garantisce la partecipazione dei

cittadini nelle scelte politiche e garantisce ai governati la

possibilità sia di eleggere sia di ritenere responsabili coloro che li

governano, e di sostituirli" ("Giovanni Paolo II ai partecipanti alla

sesta sessione plenaria dell'Accademia Pontificia di Scienze Sociali",

23 febbraio 2000); 23, 2000);

 

Di conseguenza, noi sottoscritte organizzazioni e singoli cattolici di

questa (arci)diocesi richiediamo che vi assumiate il seguente impegno

pubblico:

1. Preparandovi a presentare al nunzio apostolico nomi di candidati

all'episcopato consulterete, riferirete e sosterrete il consenso delle

seguenti persone:

            a) Tutti i preti, diocesani e religiosi, in servizio attivo in questa

diocesi,

            b) tutti i religiosi, donne e uomini, in servizio attivo in questa

diocesi,

            c) tutte le istituzioni cattoliche di formazione superiore in questa

diocesi,

            d) tutte le organizzazioni diocesane che si ritengono cattoliche,

            e) il laicato cattolico, tramite udienze pubbliche e altri strumenti

pubblici;

2. Che tutte queste opinioni siano rese automaticamente pubbliche e che

siano trasmesse pubblicamente, insieme ad un riassunto ben motivato, al

nunzio apostolico.

 

 

FIRMATO:    

 

Indirizzato a (inserire la diocesi): Gaile Pohlhaus 341 S Devon Ave,

Wayne PA 19087 (gaile.pohlhaus@villanova.edu)

 

O MEGLIO!! Firmare sul web: http://www.petitiononline.com/arcc/petition.html