OPUS DEI: RUINI E ECHEVARRIA AVVIANO PROCESSO PER DEL PORTILLO

 

 

(AGI) - CdV, 5 marzo 2004. - Sara' beato mons. Alvaro Del Portillo, primo successore di san Jose' Maria Escriva' de Balaguer alla guida dell'Opus Dei. Il vescovo prelato dell'Opus e' morto esattamente 10 anni fa, il 23 marzo 1994, appena rientrato a Roma da un pellegrinaggio in Terra Santa. "La mattina precedente aveva celebrato la Santa Messa a Gerusalemme, nella chiesa presso il Cenacolo. E poche ore dopo il suo trapasso lo stesso Santo Padre e tanti cardinali e vescovi vollero recarsi di persona a rendere l'estremo saluto e ad offrire i suffragi del commiato cristiano ad un confratello che per la Chiesa aveva speso tutta la propria vita", ha ricordato il cardinale vicario Camillo Ruini, che ha avviato oggi la causa di beatificazione insieme all'attuale prelato dell'Opus Dei, mons.
   Javier Echevarria, che e' l'ordinario competente in materia. I Pastori della Chiesa rendevano cosi' il proprio omaggio . "Del Portillo era nato a Madrid l'11 marzo 1911 e si era gia' laureato in ingegneria quando, nel 1935, chiese l'ammissione all'Opus Dei, dove ricevette la formazione spirituale direttamente da Escriva' del quale divenne il piu' stretto collaboratore. Per la sua grande esperienza pastorale venne nominato da Pio XII consultore della Congregazione dei Religiosi, mentre Giovanni XXIII lo volle consultore della S.
   Congregazione del Concilio designandolo fra i primi "Periti conciliari". E durante il Concilio si impegno' in particolare per il riconoscimento della vocazione alla santita' dei laici, idea-forza dell'Opus recepita dal Vaticano II.
   Giovanni Paolo II, da parte sua, lo ha chiamato alle Assemblee Generali Ordinarie del Sinodo dei Vescovi sulla vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo (1987) e sulla formazione dei sacerdoti (1990).
   "La notizia della decisione di mons. Echevarria di avviare la Causa di canonizzazione - ha detto oggi Ruini - fu per me la conferma di un'esperienza personale su cui non avevo dubbi. Le occasioni che ebbi, abbastanza frequenti, di incontrare Mons.
   del Portillo avevano impresso in me la persuasione di trovarmi di fronte ad un Pastore esemplare: nella fermezza della sua adesione alla dottrina della Chiesa, nella sua unione con il Papa, nella sua carita' pastorale, nella sua umilta', nel suo equilibrio, si palesava una straordinaria ricchezza interiore".
   Nel corso della cerimonia in Vicariato, il card. Ruini ha anche rivelato che "molti Cardinali, Vescovi, sacerdoti, religiosi e laici dei cinque continenti hanno scritto auspicando un sollecito inizio della Causa di canonizzazione del Servo di Dio".
   Queste lettere, ha spiegato il presidente della Cei, "dimostrano il sentire di tanti esponenti della gerarchia ecclesiastica e del popolo di Dio sulla figura di mons. del Portillo". E dunque "la fama di santita' di Mons. del Portillo appare solidamente fondata e non e' necessario aspettare altro tempo", ha precisato Ruini motivando la propria decisione di "aderire senza esitazioni di sorta" alla richiesta dell'Opus Dei e rivelando che "anche la Conferenza Episcopale del Lazio ha espresso unanimemente parere favorevole".
   Da parte sua la Congregazione vaticana delle Cause dei Santi ha formalmente approvato che l'indagine diocesana si svolga "aequaliter", cioe' con lo stesso grado di competenza, presso il Tribunale della Prelatura e il Tribunale del Vicariato di Roma e ha comunicato il "nihil obstat" della Santa Sede al proseguimento della Causa.