Il decennale di IMWAC il 25/26 giugno 2005 a Innsbruck

Per parlare dell’oggi, non fa mai male fare un passo indietro nell’informazione : nell’aprile del ’95, un piccolo gruppo di cattolici di Innsbruck, guidato da Thomas Plankesteiner e da Martha Heizer, promosse un "Appello dal popolo di Dio" in cinque punti ( più democrazia nella Chiesa, maggiore ruolo della donna, celibato facoltativo dei preti, diversa morale sessuale ). Esso era rivolto alla gerarchia della Chiesa cattolica nella fiducia di ottenere risposte concrete . I consensi furono amplissimi in Austria (505.000 firme, in Germania 1.800.000, mentre furono minori negli altri paesi europei ma sempre decine di migliaia, 35.000 in Italia ) . Le firme furono consegnate in Vaticano nell’ottobre del ’97 da circa cinquecento delegati di tutta Europa. Fu scritta una lettera a Papa Wojtyla, che non rispose . Nessuna delle riforme proposte è stata attuata ma, nonostante le frustrazioni per questo insuccesso, peraltro prevedibile, dall’Appello è sorto un movimento internazionale che compie ora i dieci anni. La sigla è IMWAC (International Movement We Are Church) a cui partecipano le sezioni nazionali ("Noi Siamo Chiesa" in Italia, Somos Iglesia in Spagna, Wir Sind Kirke nei paesi di lingua tedesca, Nous Sommes aussi L’Eglise in Francia , We Are Church nel Regno Unito e in USA).

A dieci anni Wir Sind Kirke austriaca ed IMWAC hanno organizzato a Innsbruck un incontro per il decennale ed altri ne seguiranno ( in Italia nel prossimo inverno) come occasione di bilanci e di riflessione anche su quanto c’è di nuovo nella Chiesa. Una conferenza stampa venerdì 24 giugno ( lì i giornalisti partecipano e scrivono su questa area del dissenso cattolico) è stata seguita da una manifestazione sabato 15 organizzata con meticolosità "tedesca" ma anche con una certa creatività all’italiana. In uno splendido teatrino del centro della cittadina tirolese si sono alternati interviste a esponenti delle sezioni nazionali (che riferivano e riflettevano sul punto in cui si trova il movimento) con musica dal vivo ed un delizioso cabaret che metteva alla berlina storie e persone del mondo cattolico. In questa sede ogni sezione nazionale, in piccoli stands, ha presentato foto, testi, libri ecc sulle proprie attività, da cui si è potuto constatare da una parte la diversità degli approcci e delle tematiche trattate da questo movimento per la riforma della Chiesa, dall’altra la tenuta nel tempo e la vivacità delle iniziative .

La domenica mattina nella parrocchia Neu Rum si è tenuta l’Eucaristia , parte integrante del programma domenicale parrocchiale ma anche celebrazione del decennale. L’Eucaristia, piuttosto "tradizionale" nella parte finale del "canone", è stata gestita da Wir Sind Kirke integralmente nella prima con interventi e testi del tutto improponibili in qualsiasi parrocchia italiana. Sull’altare sono state deposte delle grandi scritte che ricordavano i cinque punti dell’Appello dal popolo di Dio. Neu Rum è considerata una parrocchia particolarmente aperta ma in Austria il clima è comunque ben diverso che altrove. A latere del decennale si è tenuto un incontro dell’IMWAC Council, cioè del coordinamento internazionale del movimento. Si è deciso di scrivere una lettera a Benedetto XVI, con poca fiducia di ottenere una risposta ma come doveroso atto di disponibilità, comunque, al dialogo. Si è deciso di tenere a Roma in ottobre , in occasione del Sinodo dei vescovi sull’Eucaristia, un incontro per presentare la riflessione che il movimento ha fatto in proposito ed a Colonia in agosto ci sarà una presenza dei giovani di IMWAC alla giornata mondiale della Gioventù. L’attuale presidenza del Council è del tedesco Christian Weisner; essa è stata prorogata fino al prossimo incontro della primavera 2006 in cui si discuteranno anche le sue modalità di funzionamento.