Arturo Paoli non partecipa al Giubileo degli anziani Caro amico e fratello, tu avrai notato in me una certa reticenza davanti al progetto "17 settembre". Approfitto di un momento di grazia per aprirti il mio cuore. Ho cercato nella mia vita, se vuoi aggiungi l'aggettivo spirituale - per me superfluo - di essere vero con Dio. Non essendo capace di "perfezione" ho scoperto che nostro Padre mi chiedeva soprattutto la verità, non quella verità cui si viene meno con le bugíette definite peccati veniali; ma quella verità che Gesù unisce al verbo fare: "fare la verità". Nel deserto, spogliato di tutto, il nostro maestro un vero beduino ci martellava continuamente l'ideale: "essere veri". E questo ideale ha costituito la stella che ha guidato il mio lungo cammino. E non vorrei perderla di vista ora che felicemente sono all'ultima tappa. E mi spiego. La famosa convocazione dei "baschi verdi" fu certamente una indimenticabile preghiera; ma fu anche una acclamazione a Pio XII e una rassegna di forze su cui poteva contare (e glielo ripetevamo in canto) in un momento in cui si temeva una affermazione di una ideologia dalla quale saremmo stati dominati. Sono certo, anche se il ricordo é lontano, che io partecipai a quella notte con Non ho nessuna intenzione di negare la mia obbedienza al successore di Pietro, e meno di giudicarlo. Per una grazia specialissima ho capito fino in fondo che chi può giudicare é solo il Giusto, il Misericordioso, il Santo. Non mi preoccupa minimamente la teologia della liberazione al sicuro oltre le frontiere dell'America latina, ma non potrei acclamare il Papa, entrare con voi nella sala Nervi, dimenticando i gemiti di quelli che sono la mia famiglia. Essere veri oggi, tempo nel quale il mondo ha urgente bisogno di etica, vuol dire mantenere chiara la differenza sostanziale fra quella che nella Chiesa é ingiustamente definita carità e laicamente si chiama elemosina, beneficenza, e la giustizia. Bisogna in tutti i modi, a qualunque costo combattere questa confusione che contiene un tradimento alla verità. Per denunziare questo tradimento e per non tradire i poveri non parteciperò a questa vostra iniziativa. Vogliate scusarmi e non interpretate la mia assenza come mancanza di amore per voi. Gli anni della nostra militanza sono un ricordo bellissimo, pieno di profumo. Cammineremo sempre insieme sulle tracce del nostro Maestro Gesù fino alla fine della nostra vita, verso la liberazione definitiva. Vostro fratello Arturo Paoli |