“Noi
Siamo Chiesa”
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Comunicato stampa
I vescovi della
CEI scelgono la linea dello scontro e non quello dell’approccio pastorale ai
problemi della coppia e della famiglia. I parlamentari cattolici dicano “non possumus” alle indicazioni dei vescovi e decidano laicamente
Il portavoce di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite ha rilasciato la seguente dichiarazione :
“La Nota
del Consiglio Episcopale Permanente conferma la linea rigida sulla questione
delle unioni di fatto che era emersa nelle ultime
settimane. Essa prelude a uno scontro che ricorda
quelli che avvennero al tempo dei referendum sul divorzio e sulla legge n. 194.
I vescovi pretendono che nel nostro
paese la norma morale che essi propongono ai cattolici si imponga
come norma dello Stato. Ma non siamo più in tempi di cristianità !
I vescovi
del Consiglio Permanente perdono l’occasione per concentrarsi nel loro vero
compito, quello di un approccio integralmente
pastorale ai problemi relativi ai rapporti
interpersonali, ai problemi della coppia e della famiglia. Questo approccio, rivolgendosi alla
coscienza individuale con le parole dell’amore e della misericordia,
dovrebbe occuparsi della scarsa tenuta dei rapporti di coppia,
dell’educazione dei figli proponendo ad essi messaggi
di sobrietà e di fraternità, di un più rispettato ruolo della donna in famiglia
e nella società, dei gravi problemi conseguenti alla precarietà del lavoro,
delle difficoltà delle famiglie numerose, di tutti i gravi problemi delle
famiglie di extracomunitari, dell’influenza deleteria di certe trasmissioni
televisive ecc...
I vescovi
parlano senza avere veramente ascoltato le diverse opinioni presenti
su queste questioni all’ interno della
Chiesa e nella società. Mi riferisco a
quanto ha recentemente detto il Card. Martini ed al vasto consenso che hanno
raccolto tra i cattolici quanti hanno invitato i vescovi a
una posizione più meditata e più dialogante.
Mi
meraviglia poi l’affermazione, contenuta nella Nota, secondo cui saremmo “in un contesto
culturale… nel quale la visione autenticamente umana della persona è contestata
in modo radicale”. E’ un’opinione perlomeno avventata ed esagerata che denota
una grande diffidenza nei confronti del contesto in
cui opera la Chiesa in Italia, ben lontana dall’ispirazione aperta e fiduciosa
da cui è animata la Costituzione del Concilio Vaticano II Gaudium et Spes .
Il
movimento “Noi Siamo Chiesa”, in
sintonia con moltissimi cattolici democratici, invita i parlamentari cattolici a
dire “non possumus” nei confronti delle
indicazioni contenute nella Nota e a laicamente
ricercare in Parlamento le soluzioni più confacenti agli interessi generali
della nostra società nella regolamentazione delle
unioni di fatto di ogni tipo.”
Roma 28 marzo 2007
“Noi Siamo
Chiesa” fa parte del movimento internazionale We
Are Church-IMWAC, fondato a Roma nel 1996. Esso è
impegnato nel rinnovamento della Chiesa
Cattolica sulla base e nello
spirito del Concilio Ecumenico Vaticano
II (1962-1965). IMWAC è presente in venti nazioni ed opera in collegamento con i
movimenti per la riforma della Chiesa cattolica di orientamento
simile.