10 anni per una Chiesa più umana

 

Gentile signore e signori,

Ieri abbiamo cominciato con la protesta silenziosa a Bolzano, oggi continuiamo, se il tempo non è troppo cattivo. Le informo sull'intenzione delle proteste e su quello che abbiamo fatto negli ultimi 10 anni come Gruppo di Iniziativa per una Chiesa più umana.

Robert Hochgruber

 

Protesta  silenziosa    perché?

L’“Appello dal Popolo di Dio“, svoltosi 10 anni fa, è stato un successo eccezionale. Ovunque si parlava della Chiesa e si pensava a speranza e risveglio. Ma la crisi della Chiesa è rimasta, anzi, è diventata ancora più grave. Sempre meno persone vanno a messa, ci sono sempre meno preti, la reputazione della Chiesa peggiora e la sua credibilità diminuisce: sono questi i segni della crisi.

Con l’”Appello dal Popolo di Dio” i fedeli hanno mostrato impegno, coraggio civile e responsabilità. Hanno richiamato l’attenzione dei dirigenti della Chiesa sulla necessità di attuare riforme. L’essenziale era: noi tutti siamo Chiesa, vogliamo una Chiesa più umana, più conforme al Vangelo ed al nostro tempo.

Nessuna delle richieste di allora è stata realizzata. La direzione della Chiesa sembra raggelata e difende in modo intransigente l’attuale struttura gerarchica, clericale ed assolutistica. Più volte è stato proposto un dialogo. Ma i dirigenti della Chiesa non hanno mai risposto seriamente. Anche le associazioni cattoliche non hanno quasi mai dimostrato un vero interesse per la richiesta di riforme.

È comprensibile che molti cristiani siano rassegnati e cerchino vie proprie. Il desiderio di religiosità è rimasto, per cui ognuno cerca quello di cui ha bisogno a modo suo. La Chiesa, come istituzione religiosa, racchiude grandi ricchezze di spiritualità, rituali e sostegno per la vita, che devono essere conservate. Inchieste fatte in tutto il mondo dimostrano che il consenso delle proposte dell’”Appello dal Popolo di Dio” tra la popolazione varia tra il 70 e il 90%. All’interno della Chiesa non c’è possibilità di indurre i dirigenti a cercare il dialogo o a riformare le strutture della Chiesa. Così per i fedeli, preoccupati per la situazione in cui si trova la Chiesa, non resta altro che richiamare in silenzio l’attenzione sulle riforme e sperare che lo spirito di Dio trovi la via giusta. Il Gruppo di Iniziativa è convinto che sia giusto e necessario continuare la sua attività con impegno e atteggiamento critico. Resta in sospeso la domanda quale sarà in futuro l’importanza della Chiesa per gli uomini e la società.

 

Le proteste silenziose avranno luogo a Bolzano il venerdì, 2 dicembre, il sabato, 3 dicembre e lunedì, 5 dicembre tra le ore 15 e le 17 in piazza del Grano.

A Bressanone le proteste silenziose si svolgeranno lunedì, 12 dicembre, martedì, 13 dicembre e mercoledì, 14 dicembre 2005 tra le 15 e le 17 nei Portici Maggiori.

 10 anni per una Chiesa più umana

 

10 anni „Appello dal Popolo di Dio“

 

Esattamente 10 anni fa si è svolto in Alto Adige l’”Appello dal Popolo di Dio”, organizzato dal Gruppo di Iniziativa “Per una Chiesa più umana”. Tanti laici e preti erano preoccupati per la situazione della Chiesa. Il modo come la Chiesa si presenta, diverse dichiarazioni e strutture erano i motivi che hanno spinto a raccogliere firme a favore di riforme nella Chiesa.

Queste erano le richieste:

·        più democrazia e possibilità di prendere decisioni per tutti i fedeli

·        piena parità di diritti per le donne fino all’ordinazione sacerdotale

·        libera scelta del celibato per i preti

·        valutazione positiva della sessualità

·        l’annuncio del vangelo come messaggio gioioso invece che minaccioso

 

L’”Appello dal Popolo di Dio”, svoltosi tra il 26 novembre e il 17 dicembre 1995, ha reso evidente che il desiderio di riforme e di rinnovamento era grande. 18284 persone hanno sostenuto le richieste con la loro firma. Erano dunque il 5% della popolazione, un numero che raramente viene raggiunto in altre iniziative popolari. In Austria, il punto di partenza dell’”Appello dal Popolo di Dio”, erano l’8%, in Germania il 5%. Complessivamente sono stati raccolti in tutto il mondo 2,5 milioni di firme.

Che cosa è successo nel frattempo?

Il numero di firme è stato consegnato al vescovo diocesano con la richiesta di occuparsi dei problemi e di risolverli gradualmente. Non è avvenuto né l’uno né l’altro.

Il Gruppo di Iniziativa ha mantenuto il suo atteggiamento critico all’interno della Chiesa ed è portavoce di coloro che soffrono a causa dell’attuale situazione nella Chiesa. Il consiglio direttivo si impegna a richiamare l’attenzione sulle riforme ed a presentare nuove proposte per una Chiesa più umana.

Alcune delle nostre proposte:

Difesa civica della Chiesa, riconciliazione con gli Hutteriti, rappresentanza di donne nel collegio dei consultori della diocesi, sostegno della democrazia diretta nella provincia e nei comuni, giornata ecumenica in Alto Adige, elezione di decani da parte di preti e presidenti di consigli parrocchiali, prese di posizione su pubblicazioni del Vaticano, per esempio a proposito della liturgia, degli omosessuali, e anche sul piano pastorale della diocesi, sul manuale della diocesi per i divorziati risposati e proposte per la rielaborazione degli statuti dei consigli parrocchiali. È stata appoggiata anche la cresima di giovani a Naturno come promozione per una scelta personale di fede e come possibilità di attività religiosa per i giovani.

Le iniziative realizzate finora:

Sono state organizzate conferenze col vescovo Jacques Gaillot e il teologo e psicoterapeuta Eugen Drewermann e sono stati pubblicati gli scritti di Alexander Langer sul futuro della Chiesa. Ci sono state prese di posizione critiche in merito al pontificato del Papa Giovanni Paolo II e all’elezione del Papa Benedetto XVI. Ogni mese viene organizzata una funzione religiosa a Bressanone. In programma ci sono state anche viae crucis letterarie e convegni su vari argomenti in collaborazione con diversi centri formativi della diocesi.

Indichiamo nuove vie:

In occasione di una dichiarazione personale 7 donne e uomini sposati si sono dichiarati disposti ad essere ordinati sacerdoti e un prete sposato ha segnalato la sua disponibilità per dirigere nuovamente una parrocchia. Un appello alla predica di laici viene ripetuto almeno una volta all’anno.

Il Gruppo di Iniziativa pubblica tre volte all’anno la rivista gratuita “Impulse für eine Kirche in Freiheit und Vielfalt” che contiene argomenti di religione e spiritualità nonché articoli critici riguardanti la Chiesa.

Il Gruppo di Iniziativa ha collaborato con la piattaforma austriaca “Wir sind Kirche” per pubblicare cinque “lettere del gregge”: “Amore – Eros – Sessualità”, “Potere e ugualianza di tutti i credenti nella Chiesa”, “Celibato – così no”, “Donne danno vita alla Chiesa”, “Per una vita vera e completa - Messaggio gioiso invece che minaccioso”

 

Che cosa è stato fatto a livello internazionale?

Il Gruppo di Iniziativa è collegato in rete con i gruppi di riforma in vari paesi ed è membro del movimento internazionale “Noi siamo Chiesa” – “We are Church” IMWAC, nato dall’”Appello dal Popolo di Dio”. Questi gruppi hanno scritto insieme lettere al Papa ed organizzato “sinodi ombra” a Roma.

Vi invitiamo ora

a collaborare per una Chiesa più umana e contribuire alla realizzazione delle richieste dell’”Appello dal Popolo di Dio”. Ognuno può

·        prendere posizione con discussioni o lettere su temi riguardanti la Chiesa.

·        informarsi sui problemi della Chiesa.

·        collaborare nelle parrocchie e nelle associazioni a livello diocesano e presentare opinioni critiche.

·        promuovere la predica di laici nella propria parrocchia.

·        collaborare con il Gruppo di Iniziativa o partecipare a manifestazioni.

·        dare un appoggio finanziario al Gruppo di Iniziativa.

·        ordinare la nostra rivista “Impulse” o raccomandarla ad altri.