DREWERMANN: LUTERO HA RISCOPERTO IL CRISTIANESIMO COME "RELIGIONE TERAPEUTICA" Conferenza a Roma il 5 ottobre 1999 Roma (NEV), 6 ottobre 1999 - Si sono svolti ieri a Roma, presso la Chiesa luterana, i due previsti incontri con il noto teologo e psicoterapeuta tedesco Eugen Drewermann . Il teologo cattolico - che la chiesa ha sospeso dall'insegnamento - ha presentato alla stampa il suo ultimo libro pubblicato in italiano ("Guerra e cristianesimo - La spirale dell'angoscia", edizioni Raetia, Bolzano) e ha tenuto una conferenza su "Salvezza e salute nel Nuovo Testamento", un condensato delle sue ricerche sui testi biblici, indagati attraverso gli strumenti della psicologia del profondo. L'agenzia NEV ha chiesto al professor Drewermann un commento sull'imminente firma, ad Augusta (Germania, 31 ottobre) della dichiarazione comune cattolico-luterana sulla dottrina della giustificazione. "Quattro secoli fa - ha detto Drewermann - la Riforma ha cercato di riscoprire il cuore del messaggio di Gesu' Cristo: nessun essere umano puo' essere buono finche' non incontra una bonta' incondizionata. E' cio' che Lutero ha espresso con il concetto di grazia: le persone hanno anzitutto bisogno di sapere che sono giustificate, che sono gradite. In questo senso, il cristianesimo non e' una religione etica, una religione della legge, ma e' fondamentalmente una religione terapeutica. Questa e' stata la riscoperta di Lutero, e per questo il dialogo fra cattolici e protestanti tocca un nodo centrale. Tuttavia, occorre che Roma comprenda bene quello che sta per firmare: infatti se si prende sul serio la dottrina della giustificazione per grazia, tutta la concezione romana del ministero, dell'istituzione, dell'infallibilita' papale dovrebbe cambiare di conseguenza, riscoprendo la
centralita' della persona umana, di una religione la cui verita' si esprime non tanto nell'istituzione ma in una umanita' vissuta". Per quanto riguarda le conseguenze dell'accordo che sara' firmato ad Augusta per l'intero movimento ecumenico, Drewermann ha l'impressione che Roma "continui a pensare non ad una unita' con Roma ma in Roma, una Roma che non deve cambiare nulla perche' si ritiene infallibile, perche' ritiene di possedere la pienezza della verita'". Questa visione, per Drewermann, si riflette anche nell'atteggiamento autoritario del Vaticano rispetto ai problemi etici - il riferimento e' alla polemica in corso in Germania sull'aborto -: oppure al rifiuto dell'intercomunione fra cattolici e protestanti. Un'ampia intervista televisiva su questi temi sara' trasmessa nella puntata di "Protestantesimo" dedicata alla firma di Augusta, che andra' in onda su RAIDUE domenica 14 novembre alle 23.40 circa. |