COMUNICATO STAMPA Bologna 9 settembre 06
L'aggressione davanti al circolo “ Il Cassero” di alcuni giorni fa ai danni di due giovani omosessuali è un atto ignobile, da condannare senza remora alcuna. E’sotto gli occhi di tutti come, da più parti, nella nostra città e società le persone omosessuali siano considerate malate o perverse secondo una visione semplicistica, disumana e disinteressata ad un confronto sereno con chi vive quella che è solo un'altra inclinazione sessuale possibile, eterosessualità a parte. Lo ricorda la scienza, lo conferma la coscienza insita in ogni uomo. Scienza e coscienza, che ci impongono anche d’evitare di considerare una persona solo in relazione alla propria identità sessuale. Anche la Chiesa istituzionale, salve rare e preziose eccezioni, non è estranea ad un linguaggio arbitrario e poco evangelico nei confronti delle persone omosessuali. Basti pensare a mons. Ernesto Vecchi, vescovo ausiliario di Bologna, che, commentando proprio l'aggressione in esame, ha affermato che la "violenza è cugina della trasgressione " e che "non è con la violenza che si risolvono i problemi". Niente di nuovo nel vocabolario di mons. Vecchi: ancora l'omosessualità come trasgressione e problema. La “Lumen Gentium”, una delle quattro costituzioni dogmatiche del Vaticano II, consente ed anzi, in alcuni casi, impone ai laici di far sentire, secondo la scienza, competenza e prestigio di cui godono, il proprio parere su cose riguardanti il bene della Chiesa ( Lumen Gentium, 37). Pertanto “Noi Siamo Chiesa Emilia Romagna”, movimento prevalentemente laicale e d’ispirazione conciliare, esorta la Gerarchia bolognese a riconoscere come il suo attuale modello etico di interpretazione dell'omosessualità la metta nell'impossibilità d’adottare chiare parole di carità e di vicinanza a chi, dentro o fuori la Chiesa, subisca violenza in quanto omosessuale. Solo così, ci rincresce ma le precisazioni non ci paiono sufficienti a fugare i dubbi che le parole di mons. Vecchi hanno sollevato nella società civile, s’eviterà di sottintendere, in maniera neanche troppo velata, che sia inevitabile che chi si metta sulla cattiva strada ne paghi le conseguenze. Infine ricordiamo ciò che la dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede ai vescovi della Chiesa cattolica, “Cura pastorale delle persone omosessuali” (1986), afferma al numero 10. “ Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state, e siano ancora, oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi fondamentali su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona deve essere sempre rispettata nelle parole, nell’azioni e nelle legislazioni”. Tale articolo, in questa gravosa vicenda, ci pare assolutamente disatteso. Sogniamo un giorno in cui la Chiesa bolognese, con i suoi pastori, sia considerata dalla città tutta quale lampada che illumini il cammino del rispetto e dell’amore per tutte le persone senza più distinguo, senza più paure.
Giovanni Panettiere
portavoce “Noi Siamo Chiesa Emilia Romagna”
Il movimento internazionale We
Are Church-IMWAC ("Noi Siamo Chiesa"),
fondato a Roma nel 1996, è impegnato nel rinnovamento della Chiesa
Cattolica sulla base e nello spirito del Concilio Ecumenico
Vaticano II
(1962-1965). IMWAC è presente in venti nazioni ed opera in collegamento con
movimenti per la riforma della Chiesa cattolica di orientamento simile