Comunicato stampa
Benedetto XVI ed Osservatore romano : interventi sbagliati. La Chiesa faccia un passo indietro
Interpellato dalla stampa in merito alle ultime polemiche
sugli interventi del Papa e sui PACS, il portavoce di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite
ha rilasciato la seguente dichiarazione :
“Tra molti
cattolici progressisti hanno destato sorpresa ed amarezza i
recentissimi interventi del Papa e dell’Osservatore Romano. Il discorso di
Benedetto XVI ai giuristi cattolici reagisce criticamente
“all’ostilità ad ogni forma di rilevanza politica e culturale della religione”
ed “all’esclusione dei simboli religiosi dai luoghi pubblici destinati alle
funzioni proprie della comunità politica”; il quotidiano della S. Sede critica,
con espressioni e titoli del tutto inconsueti, il prossimo disegno di legge del
governo sulle unioni civili.
Noi,
invece, abbiamo sempre constatato e detto che la
Chiesa cattolica gode nel nostro paese di una condizione di particolare favore
che non trova riscontri, in queste dimensioni, in nessun altro paese europeo.
Il Concordato, la presenza sui media pubblici e privati,
le istituzioni centrali e locali e lo stesso, quasi generalizzato, ossequio da
parte delle forze politiche ne facilitano l’insediamento sociale.
Abbiamo
sempre pensato e detto che l’esposizione del crocifisso
e di altri simboli della religione cristiana in sedi pubbliche non sono né
corretti né opportuni in uno Stato laico.
Riteniamo
coerente con valori di equità e di libertà approvare
una normativa sulle coppie di fatto per regolamentare una realtà socialmente
rilevante che è fondata su affetti ed
impegni anche se si manifesta in forme diverse da quelle tradizionali.
Da tempo chiediamo che le autorità della nostra Chiesa facciano un passo indietro
rispetto all’attuale loro protagonismo sulla scena politica e mediatica e che si propongano di evangelizzare in forme
semplici e con una testimonianza povera di risorse economiche e di potere.
Aumenterebbe di molto l’ascolto del Vangelo e perderebbero motivo di antagonismo le voci anticlericali e laiciste che, sempre
più frequentemente, emergono in una parte dell’opinione pubblica creando le
condizioni per una ripresa dello scontro tra guelfi e ghibellini, che
nell’Italia repubblicana era stato superato.”
Roma 12 dicembre 2006