Liturgia per Giuseppe Barbaglio, Roma

 

 

Didascalia

 

La prima lettura è tratta dal Cantico dei cantici. Ci sono molte ragioni per fare questa lettura. La prima è che la Cantica era molto amata da padre Benedetto, che ha avuto tanta parte nella vita di Giuseppe e di  Carla; Padre Benedetto vedeva in questa pagina un inno all’amore umano e all’amore divino, strettamente intrecciati, e molte sue omelie pasquali cominciavano con i primi versetti della Cantica: “Mi baci con i baci della tua bocca…”

La seconda ragione è che Giuseppe Barbaglio ha tradotto e scritto un piccolo prezioso libro sul Cantico, e ha fatto molte conferenze e lezioni su di esso, valorizzando sempre questo duplice amore. Una volta, dopo una sua conferenza, gli si avvicinò una donna un po’ anziana, e anche un po’ rammaricata, e gli disse: “Ma perché non ce lo avete detto prima…”.

La terza ragione è che Giuseppe citò dei versetti del Cantico nel momento di una lontananza da Carla, mentre si trovava per un viaggio in Bangladesh, e così le scriveva in una lettera del 13 gennaio 1977:

“ Carla, sto per partire dal Bangladesh per il viaggio di ritorno da te…. Ho riletto il Cantico dei cantici e ho trovato più vero di altre volte il grido rivolto alle guardie della città:’Avete visto colei che il mio cuore ama?’ (Cant. 3, 3). Qui l’inverno è passato e le colombe tubano nella campagna (Cant. 2, 11-12); ma non potevo pronunciare l’invito’Vieni amica mia ,vieni:andremo nelle vigne e tra i fiori; l’inverno è passato…  Cant: 2, 10-13).

Perciò ora leggiamo del Cantico dei Cantici i primi versetti dell’introduzione e quelli dell’epilogo.

 

 

 

 

Lettura del Cantico dei Cantici

 

Di baci baciami della tua bocca

L’amor tuo è più sapido del vino.

 

Deliziosi in profumo

I tuoi unguenti. Il tuo

Nome unguento fragrante.

Sì, le ragazze ti amano.

Afferrami, corriamo. Il re

M’ha tratta alle sue stanze.

 

Grazie a te allegrezza

E felicità noi godremo; ricorderemo l’amor tuo

Più che il vino. Ogni bontà ti ama (Cant., 1, 2-4)

 

Stringimi a sigillo sul cuore,

a sigillo sul braccio tuo: l’amore,

, è forte come la morte,

l’ardore è come gl’inferi spietato.

Le vampe sue vampe di fuoco,

incendio incontenibile.

 

Diluvi e diluvi mai possono

Estinguere l’amore,

spazzarlo fiumane.

Chi tutto l’aver suo offrisse,

a baratto dell’amore,

infamia ne avrebbe soltanto (Cant. 8, 6-7).

 

 

 

 

 

 

Salmo responsoriale

 

O terra tutta,acclama Iahvè

 

Servite Iahvè con letizia,

a  lui venite con canti di gioia.

 

O terra tutta,acclama Iahvè

 

Riconoscete che Iavhè è dio,

lui ci ha creati e suoi noi siamo,

popolo suo e gregge del suo pascolo.

 

O terra tutta,acclama Iahvè

 

Varcate le sue porte

con inni di grazie

gli atri suoi con canti di lode,

cantate a lui,

benedite il suo nome.

 

O terra tutta,acclama Iahvè

 

Si, buono è Iavhè,

senza fine è la sua misericordia

e la sua fedeltà per tutti i secoli.

 

O terra tutta,acclama Iahvè

 

 

 

 

 

 

Dalla prima lettera di Paolo ai Corinzi

 

Vi voglio mostrare il cammino di perfezione:

 

Se parlo le lingue degli uomini e anche degli angeli ma non ho amore,

sono bronzo echeggiante o cembalo risonante.

 

Se sono profeta e conosco tutti i misteri

e tutta la conoscenza

e se ho tale fede da trasportare le montagne

ma non ho amore,

sono  un nulla.

 

Se impegno tutti i miei averi per nutrire i bisognosi,

e se consegno il mio corpo al rogo,

ma non ho amore,

a nulla mi giova.

 

L’amore ha un  cuore grande,

clemente è l’amore,

non si nutre d’invidia,

l’amore non è borioso,

non si gonfia d’orgoglio,

non  agisce a vergogna,

non  ricerca il proprio interesse,

non si lascia trasportare all’ira,

non tiene conto del male,

non gode dell’ingiustizia,

ma si compiace della rettitudine.

 

Tutto sostiene,

di tutto ha fiducia,

tutto spera,

tutto sopporta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dai vangeli secondo Matteo e secondo Luca

 

Gesù salì sul monte e prese a parlare:

 

Mi congratulo con voi poveri:   

per voi  sarà il potere liberante di Dio.

Mi congratulo con voi afflitti:    

Dio vi consolerà.

Mi congratulo con voi non violenti: 

Dio vi darà la terra promessa.

Mi congratulo con voi misericordiosi:  

Dio avrà misericordia di voi.

Mi congratulo con voi dal cuore puro:

vedrete il volto di Dio.

Mi congratulo con voi facitori di pace:

Dio vi dichiarerà suoi figli.

 

 

 

 

Il ricordo della moglie Carla all’ultimo addio di Giuseppe

 

Vorrei ringraziare e farmi stringere ad una ad una da tutte le persone che sono venute a salutare Giuseppe:tutti gli amici, gli amici delle comunità di Porto Torres, Voghera, Bergamo della comunità valdese, della comunità di san Paolo ,di Palermo, Venezia, Thiene, Montegiove, i miei colleghi , quelli che in questo ultimo mese quotidianamente hanno telefonato, e quelli che giorno dopo giorno sono saliti al Gemelli a stringersi  a noi Rosella, Maura,Massimo Paola Mimmo  Raniero Antonio,  i medici che con enorme affetto lo hanno seguito… Martelli,  Bruno ,Gaetano Lucio Rinaldi che mi ha sopportato e aiutato nelle mie disperazioni e aiutato in tutti i modi, Sabatelli e la sua equipe, Giovanna  che mi ha persino cercata a casa per dirmi che la Pet era negativa,quelli dell’oncologico, un mondo di affetti e di professionalità che magicamente si è creato , i miei familiari tutti   in modo particolare Grazia mia sorella e Lolli mia cognata che nei pochi tempi che tentavo di riposarmi hanno continuato con amore ad accarezzare Giuseppe.Anche mio fratello è corso a lenire la mia angoscia. Rossana Rossanda  accorsa ieri da Parigi  non ha mai smesso di stare con noi.

 

 Non molto tempo fa Giuseppe mi spiegava che ci sono molti modi di vivere la fede ,anzi come lui diceva l’adesione a Cristo.

 Il primo accettare l’insegnamento etico di Gesù,il secondo accettare la fede di Gesù in Dio,il terzo accettare la morte salvifica di Gesù e la sua resurrezione. Diceva che la mia fede e qui mi accomunava a Rossana era gesuana… lui credeva nella resurrezione  a me sembrava avesse composto insieme i tre modi.

 Continuo a sentirmi gesuana e  , anche se le testimonianze arrivate da tutto il mondo Hong kong, Brasile ,Bangladesh e da tutta italia mi ripetono che Giuseppe ,il suo ottimismo, la sua intelligenza la sua determinazione la sua dolcezza la sua passione  di studioso rigoroso ha animato chiunque l’ha incontrato…Tutti mi ripetono come un magico tam-tam ‘continuerà a vivere con noi’ Tra le tantissime testimonianze ‘Tra i tanti fili che il signore mi ha offerto è stato un filo rosso costante a rinsaldare la fede nell’amore di dio’ oppure un padre di Hong kong conclude la sua bella lettera dicendo Giuseppe  preghi per noi che continuiamo a essere fedeli nella ricerca e annunciatori al fronte…Un’altra ancora recita ‘ tra i molti ricordi che mi passano per la mente, menziono solo la sua grande disponibilità ad annunciare gratuitamente la Parola, anche in terre lontane, tra noi missionari.Nella nostra voce c’è sempre qualcosa che lui ci ha detto.E’ stato un maestro e un compagno di viaggio,fisicamente distante,ma vicino nel cuore .Dalla penultima conferenza da lui fatta solo un mese e mezzo fa  a pesaro mi arriva:Sono addolorata e piango con te la scomparsa di un caro amico,di un maestro per tanti suoi discepoli e studiosi,di una persona sempre dolce e squisita di cui ci restano solo buoni ricordi,oltre ai tanti arguti e coraggiosi pensieri e 0.scritti. A Pesaro specialmente ci ha fatto una profonda tenerezza, accompagnato con tanta delicatezza da suo figlio,già fragile,ma senza farlo pesare a nessuno, fedele e forte nel suo impegno di relatore nonostante tutto. E’ certamente un grande esempio di dedizione piena e fedele alla sua vocazione di uomo, studioso e maestro:così posso anch’io testimoniare fra tanti, di marito padre affettuoso così lo ha vissuto la sua famiglia. Potrei continuare … tante lettere e telefonate piene di dolore e di affetto  come un balsamo mi hanno permesso di continuare a incontrare Giuseppe che non ha toccato solo le menti con la sua ricerca libera rigorosa e appassionata, ma anche i cuori. Giuseppe ancora vivo che cammina e vive in chi lo ha amato e ne condivide la fede e la ricerca coraggiosa e pulita senza compromessi della costruzione di un mondo diverso. Mi sono chiesto se  tutto questo ha un po’ a che fare con ciò che chiamiamo risurrezione. Che la vita di chi ha amato fortemente ed è stato fedele,rimane un seme nella storia che continua per strade misteriose, ma continua con i cuori e le gambe di altri oltre la morte.  Anche noi due ci siamo amati intensamente per 36 anni. Un amore forte grande anche se nelle differenze. Anna, Francesco Francisco… vorrei che questo papà e nonno che già vi portate dentro lo possiate incontrare ancora nel patrimonio di movimento di affetti e di idee da lui creato nelle persone e attraverso i suoi scritti.  Questa che oggi è qui con Giuseppe è la comunità cristiana che io amo ,che si muove nell’amore e nella libertà e che prego che con Giuseppe ci aiuti ad andare avanti. Grazie