Zeno racconta Zeno

 

Don Zeno, obbedientissimo ribelle – “Io, don Zeno Saltini, truffatore per il Ministro degli Interni, eretico per il Nunzio, babbo per 4.000 figli, racconto la mia storia “autobiografica” redatta dal mio scrivano, Fausto Marinetti”. Edizioni La Meridiana, pp. 280, Molfetta 2006, euro 15.

 

Marinetti scrive la vicenda di don Zeno, dopo aver fatto il giro della morte nel sud del mondo, ritornando là dove è nato: l’esperienza vissuta con lui (1969-’79). Perché il suo messaggio, qualora accolto, affratella nord e sud, est e ovest. Negli anni ’50 pretende svuotare gli orfanotrofi, liberare i carcerati, fare la politica di Dio. Per i politici, illuso e temerario, per i chierici, eretico e demagogo. Personalità dirompente, carattere vulcanico, indomato e indomabile, ligio e ribelle. Prete contadino, pretende arare il Vaticano, convertire il S. Offizio: “La rivoluzione incomincia dall’alto…”. Invano  gli si s’imporrà di dire “basta” agli abbandonati.

Solo Zeno può raccontare Zeno. Lo anticipava, in trattoria, davanti ad un bicchiere di vino: “Vedi? Io sono come i bambini, i quali non hanno il senso della profondità dello spazio. Credo che il bicchiere sia qui e faccio il gesto di afferrarlo, invece mi sfugge. Così è per il mio sogno di un mondo fraterno. Penso che sia qui, già realizzato, invece è là, in fondo alla storia…”.

Zeno affonda le mani nelle vittime della società, che gli hanno trasmesso la nausea dell’assistenza: né al di sopra né al di sotto, alla pari. I figli di nessuno lo inducono a farsi loro padre, non per buonismo ma per sanare le radici del popolo. Poi si fa padre del popolo, perché è un abbandonato anche lui. Invano predica in piazza di farsi fratelli come famiglie. Nel 1947 occupa, con i figli, l’ex-campo di concentramento di Fossoli, dove nasce la città dell’amore. La comunità cresce a dismisura e gli fa sognare la santità sociale: dimostrare che il vangelo trasforma tutte le realtà umane; che la fede ci è data solo per fare le cose impossibili: superare i vincoli del sangue, fraternizzare le famiglie, produrre i beni in comune.

La sua vicenda non è storia passata. Basta leggerla con gli occhi dei crocefissi di tutti i tempi.  I figli abbandonati di ieri, oggi sono i popoli di nessuno alla deriva del mercato globale. Zeno, grida ancora, dai tetti della Banca Mondiale: “Bisogna fare i conti con le periferie della storia; o la giustizia è globale o non è giustizia; la salvezza o sarà planetaria o non sarà salvezza”. Ripeti senza sosta alla tua Chiesa: “Sui Calvari del terzo mondo, Cristo ti affida i popoli crocifissi: “Donna, ecco i tuoi figli; figli, ecco vostra madre”.  

Per ordinazioni: La Meridiana 080-33.46.971; F. Marinetti:  071-793.14.86 (sconti)

Chi è l’autore?

 

Fausto Marinetti (1942), licenziato in teologia, si dedica agli emarginati. L’incontro con don Zeno gli cambia la vita. Per dieci anni (1969-79) gli fa da aiutante e confidente. Imbevuto del suo amore per i popoli-fratelli s’immerge nelle stigmate del nordest brasiliano. Denuncia le cause dell’ingiustizia strutturale con libri-testimonianza (L’olocausto degli empobrecidos, 1987, 7^ ed., Lettere dalla periferia della storia, 1989, 3^ ed., editi dalla Morcelliana, Brescia). Visita vari paesi come reporter per varie riviste missionarie (1990-2000). Rientra in Italia nel 2000 e si dedica all’approfondimento e diffusione del messaggio di don Zeno. Nel 25° del suo trapasso gli dice “grazie” con questo libro-di-vita.