NOI SIAMO CHIESA

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                                                                                                          Comunicato Stampa

 

 

Il motu proprio di Benedetto XVI sulla Messa tridentina è al di fuori e contro il Concilio.

Il Papa è isolato nella Chiesa.

 

Con il  motu proprio “Summorum Pontificum” Benedetto XVI concede, in modo più ampio del previsto, la possibilità di ritornare alla celebrazione dell’Eucaristia secondo il rito tridentino.  Malgrado il tentativo del Papa di presentare questa sua decisione come del tutto compatibile con il Concilio Vaticano II “Noi Siamo Chiesa” ritiene  che essa sia al di fuori e contro di esso. Le riforme della celebrazione eucaristica sono frutto del Concilio e sono ora accettate e pacificamente praticate in tutto il mondo cattolico, dove, anzi,  ci sono anche molte voci che chiedono che, dopo un collaudo quasi quarantennale delle innovazioni, si debbano fare ulteriori passi in avanti nella riforma della liturgia.

Con questo documento il Papa  contraddice la riforma conciliare di Paolo VI mettendo sullo stesso piano la vecchia teologia tridentina, quella della Messa in cui il sacerdote, con le spalle al popolo, celebra il sacrificio a cui possono “assistere” dei fedeli, e la teologia conciliare in cui tutta la comunità insieme al presbitero fa memoria della morte e della resurrezione di Cristo. Il Papa esprime inoltre una concezione sacrale e rigida della liturgia che può allontanare la comunità cristiana da una partecipazione consapevole perché essa  non è pensata e preparata tenendo conto del  momento e del luogo in cui essa avviene e di chi vi partecipa. Il motu proprio è un passo indietro nella storia della Chiesa, frutto di una decisione con cui Papa Ratzinger vuole imporre, in modo spregiudicato, le sue personali opinioni, già espresse da Cardinale, mediante un uso autoritario del suo compito di vescovo di Roma.

Malgrado ogni facile dichiarazione contraria vi sono molti segni che indicano che il pontefice, in questa sua solitaria decisione, è isolato nella Chiesa; ne è testimonianza il recente Sinodo dei vescovi sull’Eucaristia (ottobre 2005) durante il quale nessuno dei padri sinodali propose la possibilità di facilitare il ritorno al rito tridentino. Sono anche note le forti e pubbliche riserve già manifestate da alcuni episcopati  (in primis da quello francese).

Lo sconcerto ed il disorientamento nei confronti di questa decisione annunciata da mesi, sta emergendo in diversi  settori cattolici del nostro paese ed anche tra i vescovi e nel clero. “Noi Siamo Chiesa” auspica che nella Chiesa cattolica romana permanga e si consolidi la consapevolezza del valore fondamentale della celebrazione eucaristica comunitaria e che, di conseguenza,  la nuova normativa, che concede la possibilità di ritornare al vecchio rito ed alla vecchia teologia, decada perché non recepita dal Popolo di Dio. 

 

                                                                                  NOI SIAMO CHIESA

                                                  (aderente all’International Movement We Are Church-IMWAC)                                                                           

Roma,   8 luglio 2007