Martiri o vittime ?

    Solidarietà piena con Mons.Nogaro

 

Le emozioni di questi giorni sono state di tutti davanti alle bare degli italiani, militari e civili, morti a Nassiriya, forte e generale è stata la solidarietà con le famiglie e la loro sofferenza è stata la sofferenza di tutti. Radicale è invece il dissenso sulla guerra in Iraq e sulle responsabilità di chi ha inviato i nostri soldati a partecipare ad una guerra che è fuori da qualsiasi legalità internazionale all’interno del progetto USA di controllo e di dominio del mondo e che ha favorito la crescita del terrorismo e dell’antisemitismo.

Noi siamo fermamente convinti che i nostri soldati sono stati delle  vittime e non degli eroi o dei martiri o dei patrioti e che le nostre forze armate  partecipano alla guerra in Iraq violando l’art. 11 della nostra Costituzione.

Contro questa guerra si è levata la voce profetica e pacificatrice del vescovo di Caserta Mons. Raffaele Nogaro nella stessa linea, evangelicamente ispirata, di don Tonino Bello. Egli ha detto : “Fenomeni come il terrorismo non si combattono con le armi. Bisogna fare attenzione a non esaltare il culto dei martiri e degli eroi della patria strumentalizzando la morte di questi nostri giovani per legittimare guerre ingiuste”.  “Noi Siamo Chiesa” condivide in toto le parole di solidarietà di Pax Christi ed dei missionari comboniani a Mons. Nogaro.

Il Card. Camillo Ruini invece, durante l’omelia ai funerali di stato che ha trasformato in funerali di chiesa, ha detto che i nostri soldati sono in Iraq per “compiere una grande e nobile missione” e che “i nostri caduti hanno accettato di rischiare la vita per servire la nostra nazione e per portare nel mondo la pace”; il segretario della CEI Mons. Giuseppe Betori ha poi sostenuto che in Iraq “non esiste una situazione di guerra ingiusta” e Mons. Rino Fisichella ha detto che l’impegno in Iraq è necessario, che non si può stare alla finestra e che “l’ONU non è l’unica autorità per la pace nel mondo”.

Tali affermazioni sono dolorosamente e gravemente in contraddizione con le posizioni  della grande maggioranza dei cattolici, del Papa, degli episcopati di tutto il mondo e del Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ginevra che sin dall’inizio hanno duramente condannato questa guerra che rischia di diventare “infinita”.

 

                                               NOI SIAMO CHIESA

                     (aderente all’International Movement We Are Church-IMWAC)

 

Milano, 20 novembre 2003