A sette anni dal suicidio di Alfredo Ormando

 

 

Il 13 gennaio 1998, Alfredo Ormando, uno scrittore siciliano che non

nascondeva la sua omosessualità e che aveva alle spalle un tormentato

rapporto con la Chiesa, si è dato fuoco in Piazza San Pietro per

protestare contro l'atteggiamento della gerarchia cattolica nei

confronti delle persone omosessuali. Dieci giorni dopo Alfredo moriva

per le ustioni riportate in seguito al suo gesto disperato.

Hanno cercato di ignorare il fatto (gli organi di stampa vaticani non

hanno mai trattato l'argomento).

Hanno cercato di falsare il contenuto delle lettere trovate accanto al

suo corpo (il portavoce della sala stampa vaticana è arrivato a

sostenere che in esse non emergeva alcun legame tra il gesto di

Alfredo e la sua omosessualità).

Si sono chiusi in un imbarazzato silenzio quando i giornali di mezzo

mondo hanno pubblicato una copia di quelle stesse lettere che Ormando,

per prudenza, aveva deciso di spedire prima di suicidarsi.

Sette anni dopo, di fronte al pericolo di dimenticare, assieme a Ormando,

i tanti omosessuali credenti che non ce l'hanno fatta e che, a un certo

punto, hanno deciso di farla finita, perchè convinti che è impossibile

essere omosessuali, essere credenti ed essere sereni, i nostri gruppi

invitano la Chiesa italiana a riscoprire quella dimensione accogliente

che fa parte della sua vocazione affinché le tante persone omosessuali

che partecipano alla vita delle sue comunità non siano più costrette a

nascondere la loro specifica affettività.

 

Coordinameno Gruppi di Omosessuali Cristiani in Italia

 

 

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