da: La Repubblica del 4 dicembre 2006

 

 

Intervista all'arcivescovo di San Paolo, nuovo Prefetto nominato dal Papa
Pedofilia e sacerdozio: "E' un problema che riguarda tutta la società"

La Congregazione per il clero lancia la sfida
"Per i religiosi il celibato non è un dogma"

Il porporato svela la sua ricetta per risolvere il calo delle vocazioni
"La Chiesa non è una istituzione immobile ma è capace di cambiare"

 

Il cardinale Claudio Hummes, nuovo Prefetto della Congregazione per il clero

CITTA' DEL VATICANO - Il calo delle vocazioni potrebbe indurre il Vaticano a ridiscutere il tema del celibato sacerdotale che in realtà non è un dogma ma solo una norma disciplinare. E' quanto ha detto al quotidiano brasiliano Estrado do S. Paulo il cardinale Claudio Hummes, arcivescovo di San Paolo in Brasile, appena nominato da Benedetto XVI nuovo Prefetto della Congregazione per il clero.

"Il celibato è una forma disciplinare". Il porporato, già citato come papabile durante l'ultimo conclave, si appresta in queste ore a raggiungere Roma dove si dovrà occupare dei problemi dei sacerdoti della Chiesa universale. "Partendo dalla considerazione che i celibi fanno parte della storia e della cultura cattolica - ha affermato il cardinale - la Chiesa può riflettere sopra questo tema, poichè il celibato non è un dogma ma una forma disciplinare".

"La Chiesa non è immobile". Inoltre alcuni apostoli, ha spiegato il porporato, erano sposati e la proibizione del matrimonio è venuta alcuni secoli dopo l'istituzione del sacerdozio. Hummes ha affermato che la Chiesa non è una istituzione immobile ma che sa cambiare quando questo è necessario. Considerato che quella intorno al celibato non è una decisione facile che può essere presa in modo repentino, "la Chiesa dovrà in primo luogo discuterne e ridiscuterne".

Pedofilia e sacerdozio. In quanto al problema dei sacerdoti pedofili il nuovo Prefetto per il clero ha fatto due osservazioni: "Anche se si trattasse di un solo caso sarebbe già una grave preoccupazioni soprattutto per le vittime" allo stesso tempo è "ingiusto e ipocrita generalizzare gi scandali di pedofilia poichè più del 99% dei sacerdoti ha nulla a che vedere con questi fatti".