Quarta Giornata ecumenica del dialogo cristianoislamico del
28 ottobre 2005 Auguri ai musulmani per l'inizio del Ramadân
Comunicato stampa n. 2 del 1 ottobre 2005
A TUTTI I MUSULMANI D'ITALIA
Cari Amici, Care Amiche,
il 5 ottobre prossimo inizierà il mese di Ramadân. Vogliamo augurarvi di vero
cuore che questo mese possa essere per voi ricco di benedizioni.
Viviamo un momento particolarmente difficile della vita sociale e politica
italiana ed internazionale. La comunità islamica, in particolare, vive un momento
di grave difficoltà. Numerosi e preoccupanti sono gli episodi di intolleranza razziale, soprattutto nei confronti di
immigrati musulmani. Scrittori, giornalisti, filosofi, capi di stato, stanno
facendo a gara nel diffondere paura e violenza, razzismo e xenofobia, odio del
diverso, di chi ha un diverso colore della pelle o una diversa religione o
cultura. Le azioni terroristiche sono servite e servono tuttora a rafforzare
tale orientamento e non certo a fermarlo. E' particolarmente difficile, in queste
condizioni, riuscire a pensare a qualcosa di positivo
e a formulare auguri che riescano a dare la speranza di un cambiamento di una
realtà intrisa di odio e violenza.
Ma ci viene in aiuto la nostra comune fede nel Dio unico, nel Dio di Abramo, di Gesù, di Muhammad. Quel Dio che ci invita a non avere paura. «Non abbiate paura! Siate forti
e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi; perché gli Egiziani
che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più!» (Esodo 14,13),
disse Mose agli israeliti appena uscita dall'Egitto mentre erano inseguiti dal
potentissimo esercito egiziano che finì miseramente sconfitto. "Non
abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere
l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di
far perire e l'anima e il corpo nella Geenna" (Matteo 10,28), disse Gesù
ai suoi discepoli inviandoli in missione. "Certo è Satana che cerca di
spaventarvi con i suoi alleati . Non abbiate paura di
loro, ma temete Me se siete credenti", è scritto nella Sura 3,175 del
Corano.
Siamo fiduciosi così che i fomentatori di odio e
divisone ed i profeti di sventura rimarranno, ancora una volta, con un pugno di
mosche in mano.
Che il vostro Ramadân possa essere di stimolo alla
ricerca della pace e a rafforzare la convinzione che al male si deve e si può
rispondere con il bene, con la nonviolenza, bandendo dalla storia dell'umanità
definitivamente la guerra, gli omicidi e la violenza che genera solo altra
violenza. Che il vostro Ramadân possa essere un momento per far si che gli uomini e le donne di Dio costruiscano alleanze e
dialogo fra le civiltà e le religioni, togliendo qualsiasi alibi o appoggio a
chiunque usi la violenza terroristica o militare per risolvere i conflitti
internazionali. Dobbiamo «vincere la paura per costruire la pace»: questo lo
slogan, drammaticamente attuale, che abbiamo lanciato
quest'anno per la celebrazione della quarta edizione della giornata ecumenica
del dialogo cristianoislamico, che, come negli anni scorsi, si terrà
nell'ultimo venerdì di Ramadan che quest'anno cade il prossimo 28 ottobre 2005.
Ci auguriamo che, come negli altri anni, le moschee d'Italia possano essere
luoghi aperti all'incontro fra credenti di fede diversa ed in particolare fra
cristiani e musulmani, che non hanno alcun motivo per odiarsi ma che hanno anzi
molti motivi per essere uniti contro chi
strumentalizza le rispettive religioni a fini politici e di potere.
Buon Ramadan.
Shalom - Salaam - Pace
Il comitato organizzatore