In occasione della morte di Giovanni Paolo II vogliamo esprimere il dispiacere di

non avere mai avuto l'occasione di incontrarlo personalmente per parlare con lui,

nella tranquillità di un colloquio privato in cui i cuori si aprono e le esperienze

si comunicano, delle difficoltà che ancora oggi, gli omosessuali credenti,

incontrano all'interno della Chiesa cattolica.

Purtroppo la cosa non è stata possibile e nessuna, tra le tante parole di

incoraggiamento e di accoglienza che hanno accompagnato il suo pontificato,

è stata rivolta alle persone omosessuali.

Sappiamo però fin da ora che sarà lo stesso Giovanni Paolo II, dopo aver finalmente

scoperto il profondo radicamento nella chiesa che accompagna l'esperienza di molti

di noi, a unire le sue preghiere alle nostre, perché finalmente si aprano quei

canali di confronto libero, franco e sereno, che in passato non siamo riusciti

a costruire.

 

Coordinamento Gruppi di Omosessuali Cristiani in Italia

 

Roma 3 aprile 2005