Aspra critica dei Valdesi di Milano al Giubileo cattolico-romano
L'Assemblea della Chiesa valdese di Milano,riunita in seduta ordinaria il 23 maggio 1999, in vista delle celebrazioni connesse al "Giubileo" cattolico-romano dell'anno 2000 considerati - la natura prettamente confessionale del "Giubileo"; - il tentativo di autorevoli ambienti cattolici volto a presentare la circostanza come un'occasione ecumenica; - il carattere pervasivo che le manifestazioni assumeranno nel paese, nei media e nell'opinione pubblica; - il largo impiego di denaro pubblico per iniziative direttamente o indirettamente legate al "Giubileo" ; esprime - il proprio profondo senso di estraneità nei confronti dell'evento; - la convinzione che le modalità scelte dalla Chiesa cattolico-romana per celebrarlo costituiscano un'obiettiva difficoltà per il cammino ecumenico; - l'esigenza di fare ogni sforzo per manifestare con chiarezza il proprio dissenso alle sorelle ed ai fratelli della chiesa cattolico-romana, rendendolo altresì noto alle altre chiese milanesi ed all'opinione pubblica della città; invita il Concistoro ,i rappresentanti nel Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, i pastori - a considerare con attenzione l'opportunità di evitare la partecipazione di rappresentanti della nostra Chiesa a liturgie che direttamente o indirettamente possano essere associate dall'opinione pubblica al "Giubileo"; - a promuovere, nell'ambito delle Chiese cristiane di Milano, una riflessione sulle conseguenze ecumeniche del "Giubileo"; conferma - l'impegno della comunità nel cammino ecumenico; - la solidarietà a quei settori del cattolicesimo che insieme a noi intendono esprimere il loro disagio cristiano nei confronti del clima "giubilare"; - la lieta convinzione che il protestantesimo italiano possa e debba proporsi come il luogo aperto a tutti in cui vivere la fede cristiana in forme diverse e alternative rispetto alla centralità romana e alla dottrina delle indulgenze, sottolineate dall'evento "giubilare". |