Weber : polemica con Ratzinger . (ADISTA.) Il "Dialogo per l'Austria> deve continuare, checché ne dica il card. Joseph Ratzinger, che ha espresso un "no" chiaro e tondo alle riforme proposte dalla Chiesa austriaca. A proseguire intrepido sulla sua strada - che è quella che vogliono più di due terzi dei cattolici d'Austria - è mons. Johann Weber, vescovo di Graz, vicepresidente della Conferenza episcopale austriaca, che in alcune dichiarazioni rilasciate al quotidiano di Vienna "Der Standard" del 27 marzo ha ribadito che la direzione presa, quella del dialogo appunto, non si puo cambiare. Le tensioni tra Roma e Vienna si sono aggravate, "e questo mi fa paura", ha detto Weber; "è inevitabile che la Chiesa universale faccia esperienza di rapporti tesi con gli uomini. In questi ultimi tempi - ha aggiunto - la fiducia reciproca è stata ampiamente sprecata". Ma il fatto è che i vescovi non dovrebbero essere "soltanto esecutori agli ordini del Vaticano". E sul contenuto della lettera del card. Ratzinger ha mostrato una certa indifferenza: quest'ultimo, è stato il suo commento, "ha ricordato alcune direttive fondamentali del Magistero. Ma questo non ci impedisce assolutamente di proseguire il dialogo. Ed è perché non troviamo in fondo niente di nuovo negli ammonimenti del cardinal Ratzinger". In ogni caso, Weber si dice "intimamente convinto" del fatto che "il dialogo non può essere soffocato". A proposito dei temi scottanti dibattuti attualmente nella Chiesa, il vescovo di Graz ha affermato di sostenere personalmente l'opportunità del diaconato femminile: "nelle donne c'è una grande forza", ha detto. Ugualmente necessaria è la riforma delle procedure di nomina dei vescovi: "Ora è davvero tempo di riflettere - ha affermato - sulla nomina dei vescovi. Per l'occupazione di una sede episcopale, bisogna tenere maggiormente in conto la situazione locale". Polemico anche nei confronti del suo confratello mons. Kurt Krenn, vescovo di St. Polten, che ha sempre contrastato lo sviluppo del "dialogo per l'Austria": "Non si può, come vescovi, star seduti in disparte su un trono sopraelevato e pensare a che cosa bisogna fare". In un'intervista al periodico "Format", Weber ha inoltre confermato che i vescovi hanno fissato per la prossima estate una riunione straordinaria della Conferenza episcopale sul tema del dialogo, in cui verranno discussi i rapporti provvisori dei gruppi di studio, creati dalla Conferenza stessa, incaricati di elaborare le conclusioni dell'assemblea del "Dialogo per l'Austria". I vescovi dunque vanno avanti comunque: "Se la Chiesa diventasse così costretta da non potersi più muovere - ha detto Weber - non sarebbe più la mia Chiesa. Deve avere un po' più di coraggio e fiducia. Se qualcuno dice qualcosa che non è proprio in linea, non casca il mondo. Lo sa chi ha dei figli. Non dice, al primo contrasto, "tu non sei più mio figlio"". |