LA CONDANNA DI PADRE NUGENT E DI SUOR JEANNINE GRAMICK

La posizione ufficiale del Vaticano (dall'Agenzia Zenit del 18-7-'99)

 

 

I fedeli degli Stati Uniti hanno vissuto negli ultimi anni una situazione paradossale. Mentre la chiesa e i suoi pastori hanno affermato in diversi interventi che le relazioni omosessuali sono una pratica condannata dalla morale cristiana, anche se viene sempre affermato il diritto che gli omosessuali hanno di essere accolti "con rispetto, compassione e comprensione" (Catechismo della chiesa cattolica 2357-2359) alcune organizzazioni cattoliche hanno predicato il contrario.

E' il caso di suor Jeannine Granmick e del sacerdote Robert Nugent, fondatori dell'organizzazione "New Ways Ministry" nell'archidiocesi di Washington che, durante gli ultimi vent'anni si sono dedicati ad attività pastorali dirette alle persone omosessuali. Nel libro "Building Bridges: Gay and Lesbian Reality and the Catholic Church", criticano la posizione della chiesa cattolica su questo argomento.

In seguito alla confusione generata da questa posizione che si dichiarava 'cattolica', numerosi pastori e fedeli statunitensi hanno chiesto alla Santa Sede di esaminare gli insegnamenti e le attività dei due religiosi in maniera di garantire il diritto dei fedeli di conoscere gli insegnamenti della chiesa cattolica sull'argomento.

In risposta a queste domande, la sala stampa vaticana ha pubblicato la notificazione, firmata dal cardinale Joseph Ratzinger e dall'arcivescovo Tarcisio Bertone, rispettivamente prefetto e segretario della

Congregazione per la dottrina della Fede, in cui le proposizioni dei due religiosi vengono analizzate e dichiarate inaccettabili dal punto di vista della morale cattolica.

"La Congregazione per la dottrina della Fede si sente obbligata a dichiarare, per il bene dei fedeli cattolici, chele posizioni di suor Jeannine Gramick e di padre Roberto Nugent, nelle quali si rifiuta la malizia intrinseca degli atti omosessuali e il disordine oggettivo della condizione omosessuale - dichiara testualmente la notificazione - sono dottrinalmente incompatibili con l'insegnamento chiaro e costante della chiesa cattolica

su questo argomento".

Le polemiche suscitate dalle proposizioni di questi due religiosi non sono nuove. Gi… nel 1984, il cardinale James Hickey, arcivescovo di Washington, in seguito ai numerosi e falliti tentativi di chiarimento, ha intimato a suor Gramick e a padre Nugent di non svolgere più attività pastorale nella sua diocesi. Contemporaneamente la Congregazione per gli istituti di vita consacrata ha loro ordinato di allontanarsi dal movimento "New Way Ministy", l'associazione di omosessuali da loro creata. Pur avendo rinunciato alle posizioni direttive che allora occupavano, i due religiosi hanno perciò continuato la loro attività, promuovendo "posizioni ambigue sull'omosessualità e criticando esplicitamente i documenti del magistero della chiesa sul tema".

Il documento continua spiegando le varie fasi del lungo processo che è seguito per rispondere, da un lato alle numerose richieste di chiarimento cui voleva giungere la Santa Sede, e dall'altro, al diritto dei due religiosi di spiegare con serenità le loro posizioni.

Nel 1988, il Vaticano ha creato una commissione, presieduta dal cardinale statunitense Adam Maida, per studiare le dichiarazioni pubbliche e le attività dei due religiosi. Il lavoro si è incentrato particolarmente in un'analisi del libro "Building Bridges" e si è concluso con l'individuazione di "serie lacune che risultavano incompatibili con la globalità della morale cristiana" come spiega sempre il testo della notificazione appena pubblicata.

In questo modo il caso è stato passato alla competenza della Congregazione per la dottrina della Fede che, negli ultimi quattro anni, ha mantenuto un costante e sereno contatto con i due religiosi.

In pratica, si è loro chiesto di mettere per iscritto le loro interiori convinzioni e l'insegnamento della chiesa cattolica in materia di omosessualità. Sia padre Nugent sia suor Granmick hanno dimostrato di possedere

una "chiara e approfondita conoscenza della morale cattolica, in special modo con riferimento alle relazioni omosessuali". Entrambi i religiosi "hanno perciò messo in dubbio la definitività e l'immutabilità della dottrina in questo campo".

Ovviamente sia suor Gramink che padre Nugent hanno il diritto di dire e di scrivere quello che pensano, ma non possono dire che quello che loro dicono è la posizione della chiesa cattolica, appoggiando quegli stessi gruppi che si oppongono ad essa. In questo caso viene conculcato il diritto dei fedeli di sapere quella che è la posizione cattolica in materia di omosessualità.

Per questo motivo la notificazione della Congregazione per la dottrina della Fede si conclude con la proibizione ai due religiosi "di continuare qualunque forma di apostolato nei confronti delle persone omosessuali" e con il divieto ai loro rispettivi ordini religiosi di eleggerli a qualunque ufficio.

La decisione è stata approvata da Giovanni Paolo II durante l'udienza concessa il 14 maggio 1999 ai due rappresentanti della Congregazione per la dottrina della Fede che l'hanno sottoscritta.

 

 




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