Mons. GIUSEPPE ANDREOZZI
Direttore Nazionale delle
PPOOMM
Via di Propaganda, 1/c
00187 ROMA
Genova, 11 dicembre 2004.
Oggetto: Calendario
PP.OO.MM. / Ordinariato Militare.
Caro Mons. Andreozzi,
a nome della Conferenza
degli Istituti Missionari in Italia (C.I.M.I.) vengo
ad esprimere lo sconcerto
dei Superiori degli Istituti Missionari in Italia
nel prendere visione del
calendario 2005 dell'Ordinariato Militare in
Italia, pubblicato in
collaborazione con le PP.OO.MM.
Troviamo l'abbinamento Forze
Armate - Mondo Missionario quanto mai ambiguo e
inopportuno. Non contestiamo
il diritto-dovere di formare ai valori del
vangelo e della missione
della Chiesa, paladina di giustizia e di pace,
anche i membri delle nostre
forze armate. Così pure non neghiamo a fratelli
in uniforme il
diritto-dovere di fare del bene. Ciò
che ci lascia
esterrefatti è la confusione
missione "ad gentes" e
"missioni" "di pace"
dell'esercito Italiano che
il calendario in questione sembra generare ed
alimentare.
Come missionari sentiamo
alcune foto del calendario chiaramente
provocatorie; ci appare poi
quasi blasfema quella di tre bombardieri che
sfrecciano su tre croci
erette su un monte nella pagina di marzo. La
didascalia ricorda la
"Giornata di preghiera e di digiuno per i missionari
martiri" celebrata il 24 marzo, proprio nel giorno
dell'assassino di Mons.
Romero, ordinato ed eseguito
da ambienti militari.
Mentre saremmo felici di
ascoltare da parte dei nostri Pastori
pronunciamenti più chiari e
più forti contro ogni violenza e violazione dei
diritti umani e delle leggi
internazionali, ci sconcerta che proprio dalle
Pontificie Opere sia
riproposta la santa alleanza tra armi e vangelo che per
noi è contraddizione del
Vangelo stesso.
Gradiremmo che le PPOOMM
spiegassero a noi e al mondo missionario italiano i
motivi di tale scelta e
portassero chiarezza negli animi confusi di chi come
noi si è sentito tradito da
quel calendario.
Fraterni saluti
Per la Conferenza degli
Istituti Missionari in Italia
p. Angelo Besenzoni - S.M.A
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