Contro il Governo e la Casa delle libertà: il pronunciamento delle Chiese cristiane di Milano Il Comitato di Presidenza del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, dando voce ad un sentire comune e diffuso tra i credenti e tra i membri del Consiglio stesso, esprime la convinzione che la coscienza cristiana non può non restare profondamente turbata dal progressivo decadimento e imbarbarimento della vita civile nel nostro paese. Pericoli di derive antidemocratiche e antisociali sono sotto gli occhi di tutti e riguardano molti settori della società e delle sue istituzioni pubbliche, dalla giustizia alla comunicazione, dalla cultura alle politiche sociali, dall’economia al lavoro, dalla concentrazione dei poteri al loro uso egemonico. Le comunità ecclesiali non possono tacere il proprio dissenso nei confronti di dichiarazioni e comportamenti da parte di alcuni opinion leader e di politici chiamati a rappresentare l’intera cittadinanza e a governare emergenze difficili e delicate nelle quali, come nel caso dell’immigrazione, sono in gioco dignità e diritti della persona umana. All’inizio del semestre di presidenza dell’UE da parte dell’Italia, in una città a vocazione europea come Milano, rivolgiamo a nome del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano un appello ai cristiani e alle cristiane delle nostre chiese perché, insieme a tutte le voci libere e democratiche della società civile, si facciano sentinelle vigilanti
Invitiamo in particolare i singoli e le chiese a sostenere anche con la riflessione e la preghiera le iniziative di accoglienza e integrazione delle persone provenienti da altre nazioni. Milano, 1 luglio 2003 Gianfranco Bottoni, presidente Martin Ibarra, vicepresidente Dragana Dimitrijevic, segretaria |