Chiesa 2011: mettersi in cammino è necessario
Un memorandum sottoscritto da 230 teologi tedeschi (e da altri venti nel mondo)
Più di un anno fa venivano resi pubblici casi di abusi sessuali su bambini e adolescenti perpetrati da preti e religiosi nel collegio Canisio di Berlino. Ne è seguito un periodo in cui la Chiesa cattolica tedesca è sprofondata in una crisi senza precedenti. Il quadro che oggi si presenta è controverso: molto si è cominciato a fare per rendere giustizia alle vittime, per porre rimedio all’illegalità e per far emergere dall’interno le cause di abusi, omertà e doppia morale. Dopo l’iniziale raccapriccio, è cresciuta, in molte donne e uomini cristiani responsabili, con o senza incarichi pastorali, la convinzione che siano necessarie riforme profonde e radicali. L’appello per un dialogo aperto sulle strutture di potere e di comunicazione, sulla configurazione del ministero ecclesiale, sulla partecipazione dei credenti alla responsabilità decisionale, sulla morale e sulla sessualità ha destato attese, ma anche timori: forse l’ultima chance per una uscita dalla paralisi e dalla rassegnazione verrà perduta a motivo dei distinguo e delle minimizzazioni della crisi? L’allarme per un dialogo pubblico e senza tabù non è del tutto ingiustificato, specie in imminenza di un viaggio del Papa in Germania. Ma l’alternativa non può certo essere quella di una quiete tombale che faccia seguito all’annientamento delle ultime speranze.
La crisi profonda della nostra Chiesa esige di parlare anche di problemi che a prima vista non abbiano immediatamente qualche cosa a che fare con lo scandalo degli abusi sessuali e del loro decennale occultamento. In quanto donne e uomini docenti di teologia non possiamo più tacere. Avvertiamo la responsabilità di contribuire a un autentico nuovo inizio: il 2011 deve diventare per la Chiesa un anno in cui mettersi in cammino. Mai come nell’anno passato tanti cristiani hanno abbandonato la Chiesa cattolica, hanno dichiarato alle gerarchie ecclesiastiche di non riconoscersi più nella loro guida o hanno “privatizzato” la loro vita di fede per prendere le distanze dall’istituzione. La Chiesa ha il dovere di comprendere questi segnali e di spogliarsi delle sue strutture fossilizzate per guadagnare nuova linfa vitale e nuova credibilità.
Il rinnovamento delle strutture ecclesiali non potrà mai avvenire con le barricate erette per paura della società, ma solo con il coraggio dell’autocritica e con l’accoglimento di impulsi critici – anche provenienti dall’esterno. È quanto insegnano le lezioni dell’ultimo anno: non ci sarebbe mai stata una rielaborazione tanto decisa della crisi per gli abusi sessuali senza l’accompagnamento critico dell’opinione pubblica. Soltanto con una comunicazione aperta la Chiesa può riacquistare fiducia. La Chiesa sarà credibile solo quando l’immagine che essa ha di se stessa e l’immagine che di essa si ha all’esterno non divergeranno. Pertanto, ci rivolgiamo a tutti coloro non abbiano ancora rinunciato a sperare in un nuovo inizio della Chiesa e a impegnarsi per esso. Facciamo nostri in tal senso i segnali di dialogo e cammino lanciati in questi ultimi mesi da alcuni vescovi con discorsi, omelie e interviste.
La Chiesa non è fine a se stessa. Ha il compito di annunciare a tutti gli uomini il Dio di Gesù Cristo, che ama e libera. E può annunciarlo solo se essa stessa è un luogo e una testimonianza credibile del messaggio di libertà del vangelo. I suoi discorsi e le sue azioni, le sue regole e le sue strutture – insomma, il complesso del suo rapportarsi con le donne e con gli uomini all’interno e all’esterno della Chiesa stessa – soggiacciono all’istanza di riconoscere e promuovere la libertà delle donne e degli uomini come creature di Dio. Il rispetto incondizionato dovuto a ogni persona, l’attenzione per la libertà di coscienza, l’impegno per la legalità e la giustizia, la solidarietà con i poveri e con gli oppressi sono tutti criteri teologicamente fondamentali che derivano dal vincolo di osservanza che la Chiesa ha nei confronti del vangelo. È tramite essi che si fa concreto l’amore verso Dio e verso il prossimo.
L’orientamento al messaggio biblico di libertà implica un rapporto differenziato con la società moderna: per un verso, quando ne vada del riconoscimento della libertà, della autonomia e della responsabilità dei singoli, essa precede la Chiesa, la quale, come già ha sottolineato il Concilio Vaticano Secondo, ha su questi temi molto da imparare. Per altro verso, tuttavia, è ineludibile, nello spirito del vangelo, una critica a questa società, quando per esempio gli uomini vengano valutati solo in base alla loro prestazione, quando venga calpestata la solidarietà vicendevole o quando venga disconosciuta la dignità umana.
In ogni caso, resta il fatto che il messaggio di libertà del vangelo costituisca il criterio di una Chiesa credibile, del suo agire e della sua configurazione sociale. Le sfide concrete che la Chiesa deve affrontare non sono affatto nuove. Ciò nonostante, non si vedono all’orizzonte riforme gravide di futuro. Va dunque condotto un dialogo aperto nei seguenti campi d’azione:
1) Strutture di partecipazione. In tutti i settori della vita ecclesiale la partecipazione dei credenti è un campo di prova della credibilità del messaggio di libertà del vangelo. In base al vecchio adagio giuridico per cui “ciò che riguarda tutti, deve essere deciso da tutti” occorrono, a tutti i livelli della Chiesa, più strutture sinodali. I credenti devono poter partecipare alla nomina di importanti incarichi ministeriali (vescovi, parroci). Ciò che può essere deciso in sede locale, sia lì deciso. Le decisioni siano trasparenti.
2) Comunità. Le comunità cristiane devono essere luoghi in cui gli uomini mettono l’un l’altro in comune beni materiali e spirituali. Ma oggi la vita comunitaria è soggetta a un processo di erosione. Sotto la spinta della carenza di sacerdoti vengono costruite unità pastorali sempre più estese – sorta di “parroci extra large” – nelle quali risulta vieppiù difficile esperire prossimità e appartenenza. Si perdono così identità storiche e le reti sociali cresciute attorno a esse. I sacerdoti entrano in burn-out. I credenti si allontano quando non si dà loro fiducia perché si assumano anch’essi delle responsabilità e partecipino, entro strutture democratiche, alla conduzione delle loro comunità. Il ministero ecclesiale sia al servizio della vita delle comunità – e non viceversa. La Chiesa necessita per il ministero anche di preti sposati e di donne.
3) Cultura giuridica. Il riconoscimento della dignità e della libertà di ogni uomo si rende evidente proprio là dove i conflitti vengano gestiti con imparzialità e con vicendevole rispetto. Il diritto canonico onora il proprio nome solo quando i credenti siano effettivamente messi in condizione di far valere i propri diritti. La tutela del diritto e la cultura giuridica devono essere, nella Chiesa, urgentemente migliorate; un primo passo in questa direzione sarebbe l’istituzione di una magistratura ecclesiastica.
4) Libertà di coscienza. Il rispetto della coscienza individuale implica che venga riposta fiducia nella capacità umana di decisione e di responsabilità. Promuovere questa capacità è compito anche della Chiesa; non può però trasformarsi in una sorta di tutela. È soprattutto nell’ambito delle decisioni personali e delle forme individuali concernenti la propria vita che questo rispetto va preso sul serio. La valorizzazione ecclesiale del matrimonio e del celibato è fuori discussione. Ma essa non prescrive di escludere quelle persone che vivano responsabilmente l’amore, la fedeltà e la cura vicendevole con un partner dello stesso sesso o come divorziati risposati.
5) Riconciliazione. La solidarietà con i “peccatori” ha per presupposto che venga preso sul serio il peccato tra le proprie fila. Un tronfio rigorismo morale non s’addice alla Chiesa. La Chiesa non può predicare la riconciliazione con Dio senza creare con le proprie azioni il presupposto per la riconciliazione con coloro verso i quali si sia macchiata di una colpa: mediante la violenza, la privazione del diritto, il sovvertimento del messaggio biblico di libertà in una morale rigorosa priva di misericordia.
6) Culto. La liturgia vive della partecipazione attiva di tutti i credenti. In essa devono trovare spazio anche le esperienze e le forme espressive del presente. La celebrazione non può irrigidirsi nel tradizionalismo. Una pluralità culturale arricchisce la vita liturgica e non s’accorda con le tendenze a una unitarietà centralistica. Il messaggio cristiano raggiungerà gli uomini solo quando la celebrazione della fede si farà carico delle situazioni concrete della vita.
Il processo di dialogo iniziato nella Chiesa può portare alla liberazione e a una nuova partenza solo se tutti i partecipanti sono disposti ad affrontare le questioni urgenti. Si tratta, in un libero e leale scambio di argomentazioni, di cercare soluzioni che sottraggano la Chiesa alla sua paralizzante autoreferenzialità. Alla tempesta dell’ultimo anno non può seguire una quiete! Questa, infatti, nella situazione odierna, non potrebbe che essere una quiete cimiteriale. In tempi di crisi la paura non è mai stata una buona consigliera. Le cristiane e i cristiani sono chiamati dal vangelo a guardare con coraggio al futuro e – accogliendo le parole di Gesù – a camminare come Pietro sulle acque: “Perché avete paura? È così poca la vostra fede?”
Febbraio 2011
Albus, Michael, Universität FreiburgAnnen, Franz, Theologische Hochschule ChurAnzenbacher, Arno, Universität MainzArens, Edmund, Universität LuzernAutiero, Antonio, Universität MünsterBaier, Karl, Universität WienBäumer, Franz Josef, Universität GießenBaudler, Georg, RWTH AachenBaumann, Urs, Universität TübingenBaumgartner, Isidor, Universität PassauBechmann, Ulrike, Universität GrazBelok, Manfred, Theologische Hochschule ChurBenk, Andreas, Pädagogische Hochschule Schwäbisch-GmündBeutler, Johannes SJ, Philosophisch-Theologische Hochschule St. GeorgenBieberstein, Klaus, Universität BambergBieberstein, Sabine, Katholische Universität EichstättBiesinger, Albert, Universität TübingenBischof, Franz Xaver, LMU MünchenBlasberg-Kuhnke, Martina, Universität OsnabrückBöhm, Thomas, Universität FreiburgBöhnke, Michael, Universität WuppertalBöttigheimer, Christoph, Katholische Universität Eichstätt-IngolstadtBopp, Karl SDB, Philosophisch-Theologische Hochschule BenediktbeuernBraun, Karl-Heinz, Universität FreiburgBremer, Thomas, Universität MünsterBrosseder, Johannes, Universität KölnBroer, Ingo, Universität SiegenBucher, Anton A., Universität SalzburgCollet, Giancarlo, Universität MünsterDautzenberg, Gerhard, Universität GießenDemel, Sabine, Universität RegensburgDormeyer, Detlev, Universität DortmundDroesser, Gerhard, Universität WürzburgEckholt, Margit, Universität OsnabrückEicher, Peter, Universität PaderbornEid, Volker, Universität BambergEmunds, Bernhard, Philosophisch-Theologische Hochschule St. GeorgenEnglert, Rudolf, Universität Duisburg-EssenErnst, Stephan, Universität WürzburgEsser, Wolfgang G., TU DortmundEsterbauer, Reinhold, Universität GrazFabry, Heinz-Josef, Universität BonnFeil, Ernst, Universität MünchenFeiter, Reinhard, Universität MünsterFelder, Michael, Universität FribourgFeneberg, Rupert, Pädagogische Hochschule WeingartenFrankemölle, Hubert, Universität PaderbornFranz, Albert, Technische Universität DresdenFrevel, Christian, Universität BochumFröhling, Edward SAC, Philosophisch-Theologische Hochschule VallendarFuchs, Ottmar, Universität TübingenFürst, Alfons, Universität MünsterGabriel, Karl, Universität MünsterGarhammer, Erich, Universität WürzburgGertler, Martin, Rheinische Fachhochschule KölnGöllner, Reinhard, Universität BochumGörtz, Heinz-Jürgen, Universität HannoverGoertz, Stephan, Universität MainzGruber, Franz, Universität LinzGrümme, Bernhard, Pädagogische Hochschule LudwigsburgGuggenberger, Wilhelm, Universität InnsbruckHäfner, Gerd, LMU MünchenHaker, Hille, Universität Frankfurt am Main, ChicagoHalbfas, Hubertus, Pädagogische Hochschule ReutlingenHalter, Hans, Universität LuzernHartmann, Richard, Theologische Fakultät FuldaHauser, Linus, Universität GießenHeil, Christoph, Universität GrazHeimbach-Steins, Marianne, Universität MünsterHeimerl, Theresia, Universität GrazHeinz, Hanspeter, Universität AugsburgHemel, Ulrich, Universität RegensburgHengsbach, Friedhelm SJ, Philosophisch-Theologische Hochschule St. GeorgenHilberath, Bernd-Jochen, Universität TübingenHilger, Georg, Universität RegensburgHilpert, Konrad, LMU MünchenHödl, Hans Gerald, Universität WienHöfer, Rudolf, Universität GrazHöhn, Hans-Joachim, Universität KölnHoffmann, Johannes, Universität Frankfurt am MainHoffmann, Paul, Universität BambergHolderegger, Adrian, Universität FribourgHolzem, Andreas, Universität TübingenHübner, Reinhard, LMU MünchenHünermann, Peter, Universität TübingenIrsigler, Hubert, Universität FreiburgJäggle, Martin, Universität WienJendorff, Bernhard, Uni GießenJorissen, Hans, Universität BonnKalloch, Christina, Universität HannoverKampling, Rainer, Universität BerlinKarrer, Leo, Universität FribourgKeel, Othmar, Universität FribourgKern, Walter, Pädagogische Hochschule LudwigsburgKessler, Hans, Universität Frankfurt am MainKienzler, Klaus, Universität AugsburgKießling, Klaus, Philosophisch-Theologische Hochschule St. GeorgenKirchschläger, Walter, Universität LuzernKlein, Stephanie B., Universität LuzernKnobloch, Stefan OFMCap, Universität MainzKöhler, Joachim, Universität TübingenKönemann, Judith, Universität MünsterKohler-Spiegel, Helga, Pädagogische Hochschule Feldkirch/VorarlbergKollmann, Roland, Technische Universität DortmundKorff, Wilhelm, Universität MünchenKos, Elmar, Universität VechtaKozdroj, Andrzej, Philosophisch-theologische Hochschule VallendarKraus, Georg, Universität BambergKruip, Gerhard, Universität MainzKüchler, Max, Universität FribourgKügler, Joachim, Universität BambergKühschelm, Roman, Universität WienKüng, Hans, TübingenKuhn, Karl-Christoph, Universität TübingenKuhnke, Ulrich, Hochschule OsnabrückKuld, Lothar, Pädagogische Hochschule WeingartenLachner, Raimund, Universität VechtaLadenhauf, Karl Heinz, Universität GrazLandersdorfer, Anton, Universität PassauLang, Bernhard, Universität PaderbornLangenhorst, Georg, Universität AugsburgLanger, Wolfgang, PerchtolsdorfLangthaler, Rudolf, Universität WienLarcher, Gerhard, Universität GrazLesch, Karl Josef, Universität VechtaLeuninger, Ernst, Phil.-Theol. Hochschule VallendarLiebmann, Maximilian, Universität GrazLöffler, Winfried, Universität InnsbruckLoretan, Adrian, Universität LuzernLüdicke, Klaus, Universität MünsterLudwig, Heiner, TU DarmstadtLutterbach, Hubertus, Universität Duisburg-EssenMaier, Joachim, SchriesheimMeier, Johannes, Universität MainzMendl, Hans, Universität PassauMennekes, Friedhelm SJ, KölnMerks, Karl-Wilhelm, BonnMette, Norbert, Technische Universität DortmundMeyer, Guido, Rheinisch-Westfaelische Technische Hochschule AachenMichel, Andreas, Universität KölnMiddelbeck-Varwick, Anja, Universität BerlinMieth, Dietmar, Universitäten Erfurt und TübingenMissalla, Heinrich, Universität Duisburg-EssenMöhring-Hesse, Matthias, Universität VechtaMooney, Hilary, Pädagogische Hochschule WeingartenMüller, Klaus, Universität MünsterMüllner, Ilse, Universität KasselNauer, Doris, Philosophisch-Theologische Hochschule VallendarNeuner, Peter, LMU MünchenNicke
l, Monika, Universität PassauNiederschlag, Heribert SAC, Philosophisch-TheologischeHochschule VallendarNiemand, Christoph, Katholisch-Theologische Privatuniversität LinzOdenthal, Andreas, Universität TübingenOhlig, Karl-Heinz, Universität des SaarlandesOllig, Hans-Ludwig SJ, Philosophisch-Theologische HochschuleSt. GeorgenPalaver, Wolfgang, Universität InnsbruckPellegrini, Silvia, Universität VechtaPemsel-Maier, Sabine, Pädagogische Hochschule KarlsruhePesch, Otto Hermann, Universität HamburgPock, Johann, Universität WienPoplutz, Uta, Universität WuppertalPorzelt, Burkard, Universität RegensburgPröpper, Thomas, Universität MünsterRaberger, Walter, Kathol. Theol. Privatuniversiät LinzRaske, Michael, Universität Frankfurt am MainReikerstorfer, Johann, Universität WienReil, Elisabeth, Universität Koblenz-LandauReuter, Eleonore, Katholische Fachhochschule MainzRichter, Klemens, Universität MünsterRoebben, Bert, Universität DortmundRotter, Hans, Universität InnsbruckRuhstorfer, Karlheinz, Universität Koblenz-LandauRummel, Gerhard A., Katholische Hochschule FreiburgSauer, Ralph, Universität VechtaSchäper, Sabine, Katholische Hochschule NRW, MünsterSchambeck, Mirjam sf, Universität BambergScharer, Matthias, Universität InnsbruckScheidler, Monika, Technische Universität DresdenSchelkshorn, Hans, Universität WienSchlemmer, Karl, Universität PassauSchmälzle, Udo, Universität MünsterSchmid, Bruno, Pädagogische Hochschule WeingartenSchmidinger, Heinrich, Universität SalzburgSchmidt, Thomas M., Universität Frankfurt am MainSchmiedl, Joachim, Philosophisch-Theologische Hochschule VallendarSchockenhoff, Eberhard, Universität FreiburgScholl, Norbert, Pädagogische Hochschule HeidelbergSchramm, Michael, Universität HohenheimSchreiber, Stefan, Universität AugsburgSchreijaeck, Thomas, Universität Frankfurt am MainSchüller, Thomas, Universität MünsterSchüngel-Straumann, Helen, Universität Kassel / BaselSchulz, Ehrenfried, LMU MünchenSeeliger, Hans-Reinhard, Universität TübingenSenft, Josef, Universität KölnSiebenrock, Roman A., Universität InnsbruckSiller, Hermann Pius, Universität Frankfurt am MainSimon, Werner, Universität MainzSpiegel, Egon, Universität VechtaSteinkamp, Hermann, Universität MünsterSteins, Georg, Universität OsnabrückStipp, Hermann-Josef, Universität MünchenStosch, Klaus von, Universität PaderbornStriet, Magnus, Universität FreiburgStrotmann, Angelika, Universität PaderbornTheobald, Michael, Universität TübingenTrautmann, Franz, Pädagogische Hochschule Schwäbisch-GmündTrautmann, Maria, Katholische Universität EichstättTreitler, Wolfgang, Universität WienTrocholepczy, Bernd, Universität Frankfurt am MainTrummer, Peter, Universität GrazVenetz, Hermann-Josef, FribourgVogt, Markus, LMU MünchenWacker, Marie-Theres, Universität MünsterWahl, Heribert, Universität TrierWalter, Peter, Universität FreiburgWeber, Franz, Universität InnsbruckWeirer, Wolfgang, Universität GrazWendel, Saskia, Universität KölnWenzel, Knut, Universität Frankfurt am MainWenzler, Ludwig, Universität FreiburgWerbick, Jürgen, Universität MünsterWessely, Christian, Universität GrazWiederkehr, Dietrich, Universität LuzernWilke, Annette, Universität MünsterWillers, Ulrich, Katholische Universität EichstättWolbert, Werner, Universität SalzburgZiebertz, Hans-Georg, Universität WürzburgZwick, Reinhold, Universität Münster Das internationale Interesse am Memorandum ist groß. Immer mehr Theologieprofessorinnen und -professoren aus den nicht-deutschsprachigen Ländern bekunden uns ihre Unterstützung. Wir dokumentieren sie in der folgenden Liste (z. Zt. 20):
Alegre, Xavier, Facultat de Teologia de Catalunya (Barcelona) und Universidad Centroamericana, San Salvador (El Salvador)Asurmendi, Jesús, Institut Catholique, ParisBaum, Gregory, McGill University, Montreal, KanadaBondolfi, Alberto, Universität GenfBons, Eberhard, Université de StrasbourgJans, Jan, Universität TilburgJeanrond, Werner G., University of GlasgowJuhant, Janez, Univerza v LjubljaniLesch, Walter, Université catholique de LouvainMarkovic, Ivo, Franjevacka teologija, SarajewoPadovano, Anthony T., Immaculate Conception Seminary New Jersey, USA
Penaskovic, Richard, Auburn University, USA
Ruggieri, Giuseppe, Studio Teologico “S. Paolo”, Catania, Italien
Rumscheidt, Martin, Atlantic School of Theology in Halifax,Nova Scotia, KanadaSelling, Joseph, Katholieke Universiteit LeuvenStewart, Jacqui, University of ExeterSuess, Paulo, Sao Paulo, BrasilienThiel, Marie-Jo, Université de Strasbourg
Vander Stichele, Carolin, Universiteit Amsterdam
Zechmeister, Martha, Universidad Centroamericana San Salvador
Febbraio 2011
(traduzione dal tedesco di Francesco Ghia) Informazioni da Adista n.12/2011
Tra i firmatari del manifesto, diversi i nomi noti: Ottmar Fuchs e Peter Hünermann, dell’Università di Tübingen; Norbert Mette, di Dortmund ; Dietmar Mieth, di Erfurt e Tübingen ; Otto Hermann Pesch, di Amburgo, Antonio Autiero, dell’Università di Münster; Leo Karrer, di Freiburg/Svizzera, per citare i più conosciuti.
La risposta della gerarchia ecclesiale non si è fatta attendere: il giorno successivo alla pubblicazione del manifesto, è arrivata una nota del segretario della Conferenza episcopale tedesca, il gesuita p. Peter Hans Langendörfe, priva di espressioni troppo decise e frontali: «È un buon segnale – afferma – che anche i firmatari di questo memorandum vogliano partecipare al dialogo» strutturato tra vescovi e accademici; il documento, aggiunge tuttavia, «raccoglie in sostanza idee spesso già dibattute. Per questo non è null’altro che un primo passo». Su una serie di questioni, poi, esso si pone «in conflitto con convinzioni teologiche e definizioni ecclesiastiche di carattere altamente vincolante»; su tali questioni, è necessario un «ulteriore e urgente chiarimento». La Conferenza episcopale, peraltro, che metterà all’ordine del giorno della prossima assemblea questi temi, ammette che la Chiesa debba riconoscere «errori e inadempienze del passato, così come deficit e esigenze di riforma del presente», senza sottrarsi a «temi ingombranti», e che la paura «in effetti non è una buona consigliera». (ludovica eugenio)
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