Pressione diplomatica per la pace: richiesta di sanzioni
“Così ora, o re, rinsavite, Voi governanti della terra, imparate la lezione”. Salmo 2, 10
Ciò che sta avvenendo in questi giorni a Gaza non è una guerra. Si tratta di un massacro di civili, uomini, donne e bambini. Più di 1.000 persone uccise e migliaia e migliaia di feriti, in maggioranza civili; questo non può essere giustificato come un atto di autodifesa! Quello che sta avvenendo a Gaza è il male cieco che colpisce attraverso una visione sbagliata di sicurezza, di autodifesa e di pace.
Imploriamo Dio Onnipotente che ci ha detto:
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e la porta vi sarà aperta”. (Mt.7, 7)
O Signore, abbiamo chiesto, e abbiamo bussato
Siamo andati in cerca di giustizia e di pace per lunghi anni.
Ma nessuna porta si è aperta e siamo stati trattati molto ingiustamente.
Signore, apri i cuori e le menti di tutti, di chi ha paura e di chi è insicuro, di quelli che uccidono e della gente di Gaza che, nonostante un assedio di sette anni e tre assalti consecutivi,
credeva di essere sicura nelle sue case ricostruite,
ma le loro case sono state demolite e le loro vite distrutte.
E’ il momento per un cambiamento radicale dei concetti e delle posizioni. Israeliani e palestinesi possono vivere insieme in pace e amore reciproco, se le cause dell’ingiustizia vengono rimosse. L’educazione data al popolo negli anni passati è stata negativa. Una nuova educazione deve partire: l’amore è possibile, la convivenza è possibile. L’atteggiamento della paura e dell’insicurezza deve cambiare. L’idea di uccidere così facilmente centinaia di uomini, donne e bambini deve cambiare.
Signori della guerra, siete sulla strada sbagliata! Tutte le uccisioni, tutte le violenze, tutte le vostre armi non vi porteranno la sicurezza e non vi toglieranno la paura.
Le vie che portano alla pace sono vie pacifiche. Solo queste possono portare alla sicurezza e alla pace. Israele e tutti gli amici di Israele devono capire che dopo 60 anni di uccisioni e di violenza, la salvezza e la sopravvivenza di Israele non saranno mai assicurati dalle violenze presenti.
Gli amici di Israele devono aiutare Israele a capire, se il loro amore per Israele è sincero e se hanno veramente a cuore gli esseri umani, sia israeliani che palestinesi, che le cose devono cambiare. L’attuale autorità Palestinese ha scelto questo percorso di pace, e mantiene la sua posizione retta e costante, anche se ha perso la sua popolarità tra il suo popolo, che vede come queste vie di pace infruttuose a fronte della violenza israeliana.
La stessa conversione dovrebbe avvenire nei cuori delle autorità israeliane. Tutti i loro eserciti, armi e rappresaglie sono inutili e infruttuose. La ricerca della pace può essere svolta solo attraverso mezzi pacifici.
Ci appelliamo a tutti coloro che hanno a cuore la dignità umana, e la vita umana, perché agiscano subito, senza ulteriori ritardi.
Ci appelliamo alla comunità internazionale, ai governi, alle chiese e alla società civile affinché esercitino pressioni su Israele perché rispetti il diritto internazionale, per togliere l’assedio a Gaza e per porre fine alla sua occupazione militare dei Territori palestinesi in conformità alle risoluzioni delle Nazioni Unite, e per superare e rimuovere tutti gli ostacoli che hanno impedito la pace tanto attesa.
Ci vogliono saggezza e compassione, oltre all’equità verso entrambe le parti di questo conflitto – soprattutto quando uno è l’occupante e l’altro è l’occupato. C’è bisogno di uno sforzo condiviso e risoluto per portare la pace a tutti: israeliani e palestinesi, sulla base della quale ognuno si possa sentire sicuro e godere della libertà e di pari diritti in uno Stato sovrano e democratico. Non più la ripetizione di invasioni e massacri e uccisioni senza senso, sia individuali che collettivi, come sta accadendo ora a Gaza.
Chiediamo alle Chiese di assumersi le loro responsabilità verso la Terra Santa, la terra delle loro radici, se veramente si preoccupano per le loro radici, per la Terra Santa e la sua gente. Molte chiese sembrano essere indifferenti o intimidite ad agire. Le Chiese devono fare pressione su Israele e anche sui loro governi nazionali per porre fine all’impunità di Israele e renderla responsabile. Tale pressione diplomatica è necessaria ora più che mai. Si tratta di salvare vite umane, ma anche di attribuire la responsabilità per gli atti criminali. Come in simili situazioni internazionali, ora è il momento per sanzioni economiche e militari.
Dio Onnipotente, Padre celeste, ascolta le nostre preghiere.
Aiutaci a lavorare insieme verso la libertà, la giustizia e la pace.
Riempi il nostro cuore di amore e compassione e aiutaci a raggiungere una pace giusta senza la quale nessuna sicurezza può essere garantita per nessuno.
Ricordaci che siamo tutti creati a tua immagine, e che possiamo trionfare tutti insieme su ogni male per vivere nella tua pace, non solo per mezzo di trattati e di accordi umani.
Kairos Palestina, Rete delle organizzazioni cristiane in Palestina, 23 luglio 2014
Testo in inglese
http://www.facebook.com/l/wAQEsnw_yAQG2z8_OR8lj95wGFsVWEGjuGXg6srUSNji2rA/chn.ge/1rUUVcf
Diplomatic pressure for Peace: A call for Sanctions
“So now, you kings, come to your senses, You earthly rulers, learn your lesson”.
Psalms 2:10
What is going on these days in Gaza is not war. It is a massacre of civilians, men, women and children. More than 650 people killed and over 4000 injured, the majority being civilians; this cannot be justified as an act of self-defense! What is going on in Gaza is blind evil striking out through a wrong vision of security, self-defense and peace.
We implore God Almighty who told us: “Ask and it will be given to you, search and you will find,, knock and the door will be open to you.” ( Mt.7;7) O lord we have asked, and we have knocked, and we have been seeking justice and peace for years. But no doors have been opened and we have been treated very unjustly. Lord, open the hearts and minds of all, those who are afraid and insecure, those who kill, and the people of Gaza who, despite a 7 year-old siege and three consecutive assaults believed that they were secure in their rebuilt homes, but their homes are demolished and their lives taken.
It is time for a radical change of concepts and positions. Israelis and Palestinians can live together in peace and mutual love if the root causes of injustice are removed. Education given to the people was negative in past years. A new education must start: love is possible, coexistence is possible. The concept of fear and insecurity should change. The concept of killing so easily hundreds of men, women and children must change. Lords of war, you are on the wrong path. All the killings, all your violence, all your weapons will not bring you security and will not take away your fear.
The ways of peace are ways of peace. Only these can lead to security and peace. Israel and all Israel’s friends must understand that after sixty years of killing and violence, the salvation and the survival of Israel will never be achieved by the present violence.. Israel’s friends must help Israel understand, if their love for Israel is sincere and if they truly care for the human being, whether Israeli or Palestinian, things must change. The present Palestinian Authority has chosen this path of peace, and maintains its right and constant position, even if it has lost its popularity among its own people, who see that these ways of peace facing Israeli violence are fruitless.
The same conversion should happen in the hearts of Israeli Authorities. All their armies, weapons and reprisals are useless and fruitless. Seeking peace can only be achieved through peaceful means.
We call upon all who care for human dignity, and human life to act now without any further delay. We call upon the international community, governments, churches and civil society to exert pressure on Israel to abide by international law and to lift the siege on Gaza and put an end to its military occupation of the Palestinian Territories in accordance with UN resolutions. And to overcome and remove all the obstacles that have hindered the long awaited peace. It takes wisdom and compassion over and above being fair to both parties of this conflict – especially when one is an occupier and the other is occupied. There needs to be an exerted effort and resolve to bring about peace for all: Israelis and Palestinians whereby everybody feels secure and enjoying freedom and equal rights in a democratic sovereign state. No more repetition of invasions and massacres and senseless killing, whether individual or collective as it is happening now in Gaza.
We call on the Churches to assume their responsibilities towards the Holy Land, the land of their roots, if they truly care for their roots, and for the Holy Land and its people. Many churches seem to be indifferent or intimidated to take action. Churches need to put pressure on Israel and also on their governments to end Israeli impunity and hold her accountable. Such Diplomatic pressure is needed now more than ever. It is a question of saving lives but also imposing accountability for criminal acts. As in similar International situations, now is the time for Economic and Military Sanctions .
Almighty God, heavenly Father, hear our prayers. Help us work together towards freedom, justice and peace Fill our heart with love and compassion and help us achieve just peace without which no security can be guaranteed for anybody. Remind us that we are all created in your image, and that we can all triumph over every evil and live in your peace, and not only by human treaties and agreements.
National Coalition of Christian Organizations in Palestine
Kairos Palestine
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