Cittadinanza onoraria di Bologna a Monsignor Luigi Bettazzi per il suo impegno per l’affermazione di una cultura di pace e solidarietà nel mondo, per la promozione dei diritti umani e per la sua costante vicinanza alla città che lo ebbe vescovo. Questa la proposta che il Sindaco Virginio Merola e la Presidenza del Consiglio comunale di Bologna hanno fatto all’Aula di Palazzo d’Accursio.
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno per il conferimento della cittadinanza onoraria a Monsignor Luigi Bettazzi nella seduta di lunedì 15 febbraio.
Luigi Bettazzi, nato a Treviso il 26 novembre 1923, è stato una delle figure più importanti della storia della chiesa bolognese. Ordinato vescovo dal Cardinale Giacomo Lercaro a Bologna, nella Basilica di S. Petronio il 4 ottobre 1963 per tre anni. Vicario Generale del Card. Lercaro dal 1° settembre 1963, è Vescovo emerito dal 20 marzo 1999.
Monsignor Bettazzi fu il vescovo più giovane presente, provenendo dalla diocesi bolognese, insieme al Cardinal Lercaro, al Concilio Vaticano II, dove partecipò intervenendo sulla collegialità, l’apostolato dei laici, la cultura, e per chiedere la beatificazione di Papa Giovanni XXIII. In particolare, fu uno dei vescovi che parteciparono al “Patto delle catacombe” – oggi confermato dalle indicazioni di Papa Francesco – impegnandosi a condurre una vita di povertà rinunciando a lussi, simboli di potere e privilegi per essere “una Chiesa serva e povera” come desiderava appunto Papa Giovanni XXIII.
A 50 anni di distanza, Monsignor Bettazzi è oggi impegnato a sostenere e propagandare il messaggio del Concilio, sviluppandone i temi della giustizia, della pace nel mondo, della nonviolenza, dei diritti umani, della dignità e libertà di ogni essere umano.
Nominato dalla Conferenza Episcopale Italiana Presidente nazionale di Pax Christi dal 1° ottobre 1968 sino al 1985, diede nuovo impulso all’istituzione aprendo il mondo giovanile cattolico all’impegno per la pace e la nonviolenza. Fu poi elevato alla Presidenza internazionale di Pax Christi dal 7 aprile 1978 al 1985, attuando iniziative di pace nei paesi dell’America Latina e del Sud del mondo. Per questo gli fu attribuito per i suoi meriti il Premio Internazionale dell’Unesco per l’Educazione alla Pace. Sempre come esponente della Pax Christi presiede il Centro studi economico-sociali per la pace, con sede a Firenze.
Mai estraneo alle vicende del nostro Paese, nel 1978 chiese alla Curia Vaticana di potersi offrire prigioniero in cambio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Nel 1992 partecipò alla marcia pacifista organizzata da Pax Christi in Bosnia ed Erzegovina. E’ autore di numerosi libri di ermeneutica ed ecclesiologia e continua da emerito la sua testimonianza di vescovo e di cristiano in continue conferenza in Italia e all’estero.
Si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e poi in Filosofia presso l’Università degli Studi Alma Mater di Bologna. Il suo impegno per coniugare la riflessione religiosa e teologica con l’impegno sociale e il suo personale contributo alla lotta per la pace, gli è stato inoltre riconosciuto con la Laurea Honoris Causa in Scienze Politiche dell’Università di Torino.
Sindaco e Presidenza del Consiglio comunale ritengono dunque opportuno sottoporre al Consiglio comunale il più alto riconoscimento civico a Monsignor Luigi Bettazzi per il suo impegno per l’affermazione di una cultura di pace e solidarietà nel mondo, per la promozione dei diritti umani – come nella più profonda tradizione della città di Bologna – e per la sua costante vicinanza alla città che lo ebbe vescovo.
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