Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni
in collaborazione con
Associazione Amici della Consulta
Usciamo Dal Silenzio
22 maggio 2013 – h. 20:30
Milano – Tempio della Chiesa Valdese – Via F. Sforza 12/a
DALL’OBIEZIONE AL SABOTAGGIO
come l’Italia sta scivolando verso l’inapplicabilità della legge sull’aborto
Donatella De Gaetano – coordinatrice della Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni – Saluto di apertura e introduzione sul tema
Allegra Stracuzzi – avvocato, Gruppo sull’Obiezione di Coscienza della Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni – Il cammino della L. 194/78 tra obiezione di coscienza e boicottaggio
Patrizia Borsellino – Professore di Filosofia del Diritto in Università Bicocca – La 194. Una legge con molte luci e poche ombre
Assunta Sarlo – giornalista – Dai dati sull’obiezione di coscienza alle proposte: il Manifesto sull’applicazione della L.194/78
La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni, in collaborazione con gli Amici della Consulta e Usciamo Dal Silenzio, organizza un incontro-dibattito sul tema dell’obiezione di coscienza, con particolare riferimento all’applicazione della Legge 194/78, che il 22 maggio 2013 compie 35 anni.
Da una recente indagine – condotta dalla ricercatrice Sara Martelli a Como, Lecco, Lodi, Monza e Brianza e Sondrio – si evince che i dati ministeriali relativi alla percentuale di obiettori di coscienza vanno corretti al rialzo: la percentuale effettiva di medici obiettori è pari all’83%, mentre il dato ufficiale è pari al 75%; l’analisi dell’età anagrafica delle risorse impiegate per l’applicazione della legge denuncia che tra pochi anni non esisteranno medici con esperienza di IVG. Come si legge da notizie di stampa, in Italia ci sono strutture dove alla donna che ha deciso di interrompere la gravidanza è impedito totalmente di vedere rispettata la propria scelta: l’ospedale di Jesi, il Policlinico Federico II di Napoli (l’unico medico non obiettore è deceduto nel marzo 2012), il territorio della provincia di Bari (ospedali pubblici).
In Lombardia, dove nel 2008 erano state emanate Linee Guida allo scopo di restringere il campo di applicazione della legge nazionale, è dovuto intervenire il giudice amministrativo, con sentenza 29 dicembre 2010, per pronunciarne l’illegittimità. La Consulta si è occupata del tema dell’obiezione di coscienza in un incontro pubblico il 17 febbraio 2012, condividendo con la cittadinanza un’analisi sulla trasformazione dell’obiezione di coscienza da strumento di affermazione di libertà e di disobbedienza civile ad arma utilizzata in contrapposizione a diritti sanciti dalla legge nazionale.
L’incontro sarà strutturato in tre momenti: ripercorreremo il cammino di una legge chiamata a mediare tra obiezione di coscienza e libertà di scelta, per condividere l’analisi condotta da una filosofia del diritto e concludere con il racconto (ed i dati) di chi vive la realtà dei consultori e degli ospedali pubblici milanesi. Le presenti ed i presenti saranno invitate/i a partecipare al dibattito conclusivo, moderato dalla coordinatrice della Consulta Donatella De Gaetano.
Nelle parole di Stefano Rodotà in un articolo pubblicato su La Repubblica (marzo 2013, “Il Paese ostile”) “Bilanci e previsioni, in questo momento, mostrano un’Italia che ha perduto il filo dei diritti e, qui come altrove, è caduta prigioniera di una profonda regressione culturale e politica”.
Ed è proprio a partire dal bilancio sui primi 35 anni della Legge 194 che la Consulta, gli Amici della Consulta e UDS invitano cittadine e cittadini a riflettere sul da farsi a
Milano per difendere il valore della laicità anche nelle scelte delle donne.
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