Gustavo Gutierrez è morto il 22 ottobre scorso, all’età di 96 anni.
In sua memoria Mauro Castagnaro, membro del Coordinamento nazionale di NOI SIAMO CHIESA ha scritto queste brevi parole:
Con la morte di Gustavo Gutierrez scompare uno dei giganti del pensiero cristiano dell’ultimo secolo, che per tutta la vita ha coniugato il lavoro intellettuale con l’attività pastorale tra gli “insignificanti” della periferia di Lima, mettendo la propria intelligenza al servizio della loro emancipazione. Gustavo Gutierrez è stato il “padre” di quella Teologia della liberazione – prima corrente teologica moderna sorta fuori dall’Europa, ben presto varcando i confini dell’America latina per influenzare la vita e la fede di milioni di persone in tutto il mondo (dalle Filippine al Sudafrica, però pure negli Stati Uniti e nel vecchio continente), e l’unica a trascendere l’ambito ecclesiastico per diventare oggetto del dibattito pubblico – che, a partire dalla scelta di guardare la realtà dal punto di vista dei poveri, in quanto destinatari dell’amore preferenziale di Dio, ha motivato decine di migliaia di credenti all’impegno per la costruzione di una società nuova, giusta e solidale, ma ha anche turbato i sonni dei potenti (tanto da meritare studi dei think tank conservatori degli Stati Uniti e apposite conferenze degli eserciti di tutto il continente americano, oltre a vedere alcuni propri esponenti perseguitati e uccisi) e suscitato forti opposizioni nella stessa istituzione ecclesiastica, soprattutto per la sua presunta dipendenza dal marxismo. Lo stesso Gutierrez fu oggetto di un ventennale procedimento presso l’allora Congregazione per la dottrina della fede circa l’ortodossia del suo pensiero, senza essere però mai sanzionato.
Fin dalla sua nascita Noi siamo Chiesa ha tratto ispirazione dalla Teologia della liberazione, aggiungendo all’Appello dal popolo di Dio stilato in Austria un sesto punto per richiamare la Chiesa a un impegno anche ecumenico per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato, ponendosi “a fianco degli emarginati, degli oppressi e di chi lotta per un mondo umano e solidale”. Con essa ha poi sviluppato un rapporto di sintonia, incarnato nella figura di Giulio Girardi, manifestato nella partecipazione, anche in rappresentanza del Movimento internazionale We are Church, a diverse edizioni del Forum mondiale di teologia e liberazione nonché ai tre Congressi continentali di teologia promossi in America latina da Amerindia, ed espresso pure in forma dialettica, per esempio smentendo accuse di eurocentrismo circolate in quegli ambienti nei confronti di We are Church.
Grazie Gustavo per la tua testimonianza e la tua teologia, che ha contribuito a far maturare la fede di tanti e tante nell’impegno per un mondo in cui gli ultimi e le ultime siano “testata d’angolo”!
Fin dalla sua nascita Noi siamo Chiesa ha tratto ispirazione dalla Teologia della liberazione, aggiungendo all’Appello dal popolo di Dio stilato in Austria un sesto punto per richiamare la Chiesa a un impegno anche ecumenico per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato, ponendosi “a fianco degli emarginati, degli oppressi e di chi lotta per un mondo umano e solidale”. Con essa ha poi sviluppato un rapporto di sintonia, incarnato nella figura di Giulio Girardi, manifestato nella partecipazione, anche in rappresentanza del Movimento internazionale We are Church, a diverse edizioni del Forum mondiale di teologia e liberazione nonché ai tre Congressi continentali di teologia promossi in America latina da Amerindia, ed espresso pure in forma dialettica, per esempio smentendo accuse di eurocentrismo circolate in quegli ambienti nei confronti di We are Church.
Grazie Gustavo per la tua testimonianza e la tua teologia, che ha contribuito a far maturare la fede di tanti e tante nell’impegno per un mondo in cui gli ultimi e le ultime siano “testata d’angolo”!
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