Il Presidente di Pax Christi, mons. Ricchiuti: “Decreto Salvini, noi non ci stiamo!“Non ci riconosciamo in chi propone leggi disumane”
“Siamo all’indomani dell’unanime approvazione, da parte del CdM, del Decreto Sicurezza, meglio conosciuto come Decreto Salvini, osannato dal Ministro dell’Interno come risolutore, finalmente, di tutti i guai che i profughi e i migranti stanno apportando a questo nostro paese e dal coro assordante di quella paurosa percentuale, si dice del 60%, di cittadini italiani che applaudono e condividono” Così scrive il Presidente di Pax Christi, mons. Giovanni Ricchiuti nel messaggio inviato ai partecipanti al convegno nazionale Capo-Volti, riconoscersi popolo migrante, in programma sabato 29 settembre al Centro Antonianum di Padova, in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime delle migrazioni
“Si ha l’impressione – continua mons. Ricchiuti – di trovarsi davanti ad un atteggiamento, da parte del ministro dell’Interno, del Viminale e del Governo tutto (fatta eccezione per qualcuno che invita ad una maggiore moderazione dei toni e delle scelte operative, vedi Aquarius, Diciotti ecc.), ossessivo, violento e razzista. Ormai, i profughi e i migranti sono considerati nient’altro che delinquenti, criminali, stupratori, prostitute e spacciatori. Ladri di case e di lavoro degli italiani! Questi sono i messaggi che, purtroppo, stanno passando nei mass-media, nelle piazze e nelle strade e …perfino nelle chiese e tra i “buoni” cristiani, narcotizzando menti, cuori e coscienze.”
“Credo che anche questo Decreto – afferma ancora il presidente nazionale di Pax Christi – sia da inserire in quella ‘guerra a pezzi’ di cui spesso parla papa Francesco. Le conseguenze di questo decreto (se dovesse entrare in vigore, ma spero vivamente che possa essere fermato), sarebbero devastanti sulla pelle delle persone ‘migranti e rifugiati, uomini e donne in cerca di pace’, come scrisse il papa per la scorsa giornata mondiale della Pace. Si va verso un ammasso di persone in grandi ghetti con conseguenze facilmente immaginabili, invece di favorire un’accoglienza diffusa in tantissime piccole realtà come sta già succedendo anche in molte comunità….”
“…non ci riconosciamo – conclude mons. Ricchiuti – in chi propone leggi disumane, e non ci riconosciamo in quel 60%, che applaude. Noi non ci stiamo e non ci vogliamo essere!
Lo abbiamo scritto più volte come Pax Christi e lo ribadisco anche oggi.”
Firenze, Casa per la Pace, 28 Settembre 2018
+ Giovanni Ricchiuti, Presidente Nazionale di Pax Christi
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