In pensione il vescovo che si costituì parte civile contro i pedofili
NON É DATO sapere, se sia stato de Monleon a chiedere a Ratzinger l’esonero ‘dai tempi supplementari’. Quel che è certo è che il domenicano, durante il suo episcopato, ha svolto un servizio non convenzionale nel contrasto alla pedofilia. Nel 2006 il religioso decise di costituirsi parte civile in difesa di un giovane che aveva subito un abuso sessuale per mano di un prete. Con la sua iniziativa de Monleon volle andare oltre il ruolo di testimone, dimostrando la propria solidarietà alla vittima contro qualsiasi sospetto di complicità nella violenza.
PER LA VERITÀ qualche anno prima monsignor Joseph Doré, arcivescovo di Strasburgo, aveva fatto richiesta di costituirsi parte civile in un analogo processo. Non ebbe fortuna. Andò meglio a de Monleon che con la sua iniziativa affermò un ‘precedente giuridico’ significativo per la Chiesa. Ma restò e resta un caso isolato.
Giovanni Panettiere
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